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Formula E, le rinnovabili di Enel nei motori dei bolidi

MOTORSPORT - FORMULA E TESTS - LA FERTE GAUCHER (FRA) 13/11/2013 - PHOTO : FRANCOIS FLAMAND / DPPI

Formula E, le rinnovabili di Enel nei motori dei bolidi elettrici

 

(Rinnovabili.it) – Sono motori potenti e silenziosi quelli montati sui bolidi elettrici che gareggiano nella FIA Formula E. E da quest’anno saranno anche sostenibili al 100%, dal momento che l’energia che utilizzeranno sarà ottenuta solo da fonti rinnovabili.

A fornirla sarà Enel, nuovo Global Power Partner del campionato mondiale delle monoposto elettriche. L’alleanza, annunciata questa mattina a Roma, porterà all’evento non solo il know-how tecnologico di Enel ma anche tutta l’innovazione verde di cui il gruppo energetico dispone.

 

L’obiettivo è quello di rendere Fia Formula E completamente carbon neutral. Questo significa saper usare e dosare smart metering, energy management, energie rinnovabili, e sistemi di accumulo e ricarica, ovvero tutte le più recenti tecnologie nell’ambito della produzione e distribuzione dell’energia. Il campionato sarà così non solo un esempio di alta innovazione tecnologica ma costituirà anche una sorta di cartina tornasole per le attuali soluzioni di smart technology.

 

“Siamo felici di essere partner del team della Formula E, – ha affermato Francesco Starace, amministratore delegato e direttore generale di Enel – iniziativa che ci consente di mettere a disposizione le nostre conoscenze per aumentare la digitalizzazione della loro infrastruttura di Energy management e di fornire energia con le nostre tecnologie di generazione da rinnovabili”.

 

Ma cosa vuol dire precisamente essere un Global Power Partner? Significa che Enel collaborerà con Formula E per ottimizzare l’impiego di energia pulita locale; energia che entro il campionato 2017-2018, sarà anche fatta in casa con l’istallazione di una combinazione di pannelli solari e di generatori alimentati a glicerina connessi a un innovativo sistema di accumulo che distribuirà l’energia necessaria all’evento.

Ma non solo. Enel sta progettando una mini-grid completamente digitalizzata per Formula E utilizzando la sua tecnologia Smart metering. L’obiettivo è quello di poter monitorare in tempo reale i consumi e dare al pubblico la possibilità di interagire con il sistema energetico. A partire dall’ePrix di Berlino che si svolgerà il prossimo 21 maggio, il gruppo installerà i suoi smart meter e i sistemi di energy management per raccogliere, in ogni tappa, i dati sui consumi energetici di ciascun team e dell’intero evento.

La creazione di una mini-grid mobile, inoltre, consentirà di non sovraccaricare la rete elettrica delle città che ospitano le gare, mentrev a completare il quadro ci penseranno luci a LED istallate nelle zone limitrofe al percorso di gara e colonnine di ricarica per i tifosi che utilizzino veicoli elettrici. Ed è proprio a parlando di auto elettriche che Enel ha rivelato di essere prossima alla pubblicazione di uno studio che valuterà esattamente quante colonnine di ricarica debbano essere istallate (e dove) per soddisfare il fabbisogno di ricariche di un milione di e-car circolanti su tutto il territorio nazionale.

 

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E quando si parla di carbon neutral, lo si intende a 360 gradi. Attualmente Formula E genera circa 30.000 tonnellate di anidride carbonica ogni anno, che, secondo i dati dell’Agenzia di Protezione Ambientale degli Stati Uniti, sono equivalenti alle emissioni medie di CO2 annue di oltre 2.700 case americane. La maggior parte dell’anidride carbonica generata è legata al trasporto del materiale nel corso della stagione. Enel quindi lavorerà con la Formula E per compensare progressivamente tali emissioni formula E. Di conseguenza, la Berlino ePrix diventerà la prima  gara automobilistica in assoluto carbon neutral. Il campionato tocca grandi città come Parigi, Pechino, Buenos Aires e forse, presto, potrebbe raggiungere anche la città eterna: “Sarebbe un sogno – ha affermato il Ceo di Fia Formula E, Alejandro Agag – per noi fare in Italia un ePrix e in particolare a Roma. Noi siamo pronti ma servono alcune cose da mettere a punto”.

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