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ETS: l’India e il malcontento delle compagnie aeree

Un meccanismo inaccettabile quello dello scambio di emissioni inquinanti a cui devono sottostare i voli da e per l'Europa. L'India minaccia misure equivalenti per le compagnie del Bel Paese

(Rinnovabili.it) – L’Europa rischia di provocare una guerra commerciale globale. La colpa, rivela il governo indiano, sarebbe dell’ETS riservato all’aviazione, meccanismo che, obbligando le compagnie aeree che decollano e atterrano in Europa a sborsare una quota corrispondente al valore delle emissioni, sta generando il malcontento di numerose compagnie.

L’India ha quindi deciso di invitare le compagnie aeree nazionali a boicottare il sistema europeo di tassazione, paventando l’ipotesi di una guerra commerciale globale.

Come l’India sono tanti i paesi che si stanno ribellando al regime ETS iniziando, ad esempio, a preferirei gli aeroporti londinesi, con la conseguenza che si stanno intensificando i tempi di attesa per effettuare gli atterraggi nelle piste Uk. In caso l’Europa ostacolasse il transito negli aeroporti dei velivoli delle compagnie indiane, ha supposto il governo, l’India potrebbe controbattere assegnando ai voli italiani delle tasse molto elevate per effettuare voli e scali in aeroporti del paese, ha rivelato un funzionario di governo.

“Abbiamo una vasta gamma di misure da adottare in caso l’Ue decidesse di non tornare indietro sui suoi passi. Abbiamo dalla nostra il potere economico.”

Ascoltando le parole del governo anche Piyasvasti Amranand, presidente della Thai Airways, ha ammesso la pericolosità della situazione . “Se non cambia nulla, questo ci costerà 200-300 milioni di baht (6.5-9.75 milioni di dollari) dal 2013. Sono d’accordo con la l’idea di ridurre le emissioni ma l’UE ha messo a punto un meccanismo di calcolo che obbliga le compagnie aeree a pagare e questo ci sembra ingiusto”.