Per risolvere il problema l'Associazione suggerisce di guardare all'obiettivo: ridurre le emissioni inquinanti dell'aviazione senza pensare alle rappresaglie contro le compagnie aeree
(Rinnovabili.it) – La ritorsione non è la soluzione alle polemiche contro l’ETS europeo per l’aviazione. Inizia così il messaggio che la Association of European Airlines (AEA) ha rilasciato oggi, a seguito degli incontri tenutisi a Mosca il 21 e 22 febbraio, che hanno visto come protagonisti i 26 paesi extra europei “disobbedienti”, convinti di non voler partecipare al regime di scambio delle emissioni.
“Le compagnie aeree non devono divenire un obiettivo per azioni di rappresaglia, comportamento innescato da una battaglia per la sovranità sulla politica europea”.
I messaggi dell’AEA arrivano dopo che dagli incontri di Mosca i paesi della coalizione anti ETS hanno dichiarato di non accettare le imposizioni europee che obbligano le compagnie aeree a corrispondere in denaro l’equivalente delle emissioni rilasciate durante i voli da e per l’Europa.
“Questa situazione è totalmente inaccettabile. Le compagnie aeree non devono essere prese in ostaggio dai politici o essere costrette a competere con gravi distorsioni di mercato”, ha detto UlrichSchulte-Strathaus, Segretario Generale dell’AEA . “Abbiamo urgente bisogno che entrambe le parti si concentrino sull’obiettivo principale – ovvero la gestione delle emissioni globali dell’aviazione – piuttosto che combattere per vincere una battaglia di sovranità”.
“Non è giusto tentare di forzare l’Unione europea a cambiare la legge. Né è giusto imporre norme europee sul resto del mondo”, ha specificato Schulte-Strathaus. “L’ICAO è, senza dubbio, la strada da seguire. I paesi devono allontanarsi dalle rappresaglie, proporre concrete azioni a breve termine che puntino ad una risoluzione. Poi l’ICAO vedrà il da farsi”.