La Commissione europea ha presentato una proposta di modifica del regolamento comunitario per estendere all’aviazione il proprio sistema di scambio di emissioni a partire dal primo gennaio 2014
(Rinnovabili.it) – L’accordo per la riduzione della CO2 raggiunto solo qualche settimana fa sul tavolo dell’ICAO – l’organizzazione internazionale per l’aviazione civile -, non sembra bastare all’Unione Europea. Bruxelles aveva temporaneamente sospeso l’applicazione del proprio sistema di scambio delle emissioni (ETS) per i voli intercontinentali in arrivo e in partenza dall’Unione, in vigore dal 2013, proprio in attesa di ottenere un’intesa condivisa a livello globale. L’impegno del settore aereo sul fronte climatico però non si dovrebbe attivare prima del 2020 e, mentre l’Organizzazione è intenta mettere a punto un regolamento che incontri i favori di tutti, l’esecutivo UE prende in mano le redini della situazione.
La Commissione ha infatti presento una proposta di modifica del regolamento ETS che prevede l’apertura del mercato delle quote di CO2 unicamente a copertura dello spazio aereo europeo. L’adeguamento della normativa sarebbe applicabile a partire dal 1 gennaio 2014 e fino all’entrata in vigore del meccanismo globale studiato dall’ICAO. “L’Ue ha ridotto le emissioni dei gas serra in modo considerevole, e tutti i settori economici stanno contribuendo a questi sforzi. Anche il settore dell’aviazione deve contribuire, poiché le emissioni del settore sono in rapida crescita, raddoppiate rispetto al 1990. Sono fiduciosa – ha detto Connie Hedegaard, Commissario europeo per l’Azione per il clima – che Parlamento e Consiglio europeo si muoveranno in fretta per approvare questa proposta”.
Le caratteristiche principali del nuovo sistema ETS sarebbero:
- Tutte le emissioni prodotte dai voli tra aeroporti dello Spazio economico europeo (SEE) – che copre i 28 Stati membri dell’UE più la Norvegia e l’Islanda – continuerebbero ad essere coperti.
- Dal 2014 al 2020, voli da e per i paesi al di fuori del SEE, beneficerebbero di un’esenzione generale per quelle emissioni che avvengono al di fuori dello spazio aereo comunitario, includendo pertanto solo quelli interni.
- Per accogliere le circostanze speciali dei paesi in via di sviluppo, i voli da e verso nazioni terze che non siano Paesi sviluppati o che emettano meno dell’1% delle emissioni del trasporto aereo a livello mondiale, beneficeranno di un’esenzione totale.