Gli Usa spodestano il Brasile sul mercato mondiale di bioetanolo. L’associazione Epure chiede a Bruxelles di investigare sulle pratiche commerciali
La favorevole politica di sovvenzione dei biocarburanti stelle e strisce ha permesso che tra il 2008 e il 2010 l’export verso l’Europa aumentasse del 500 per cento e che le previsioni per il 2011 raddoppiassero rispetto a quelle dello scorso anno. L’industria statunitense è oggi il maggiore produttore di etanolo nel mondo, soprattutto grazie alle politiche governative messe in atto per incoraggiare la produzione e l’uso. “Questa politica è legittima, purché non pregiudichi lo sviluppo dell’etanolo negli altri paesi”, spiega Vierhout. Per tali motivi, Epure ha chiesto alla Commissione europea di investigare sulle pratiche commerciali sleali e del loro impatto sull’industria europea, fiduciosa che l’indagine confermi il grave danno a carico dei produttori europei ai produttori. Contestualmente, l’associazione ha chiesto a Bruxelles di registrare tutte le importazioni in modo tale che i dazi possano essere imposti anche retroattivamente per tener conto delle possibili manipolazioni durante il periodo dell’inchiesta.