(Rinnovabili.it) – La produzione di bioetanolo a partire da risorse cellulosiche ha da oggi un’arma più. Un team di ricercatori dell’Oak Ridge National Laboratory (ORNL) ha infatti realizzato una mappa molecolare dettagliata delle proteine del pioppo, una delle colture agro-energetiche con maggiori potenzialità. Il Populus L. è un albero perenne a crescita rapida, da tempo sfruttato in campo energetico per la sua capacità di produrre grandi quantità di biomassa legnosa senza togliere terreno alla coltivazioni alimentari. Ora gli scienziati dell’ORNL sono riusciti a fornire una visone più completa del proteoma del pioppo, la famiglia di proteine prodotte dalle cellule della pianta, ottenendo informazioni che potrebbero aiutare chi si occupa di produzione di bioenergia.
“La capacità di determinare complessivamente geni e proteine ci aiuta a capire la gamma di macchinari molecolari che una pianta usa per assolvere le sue funzioni vitali”, spiega il ricercatore Robert Hettich. “Ciò può fornire le informazioni necessarie per forzare un processo metabolico in modo da ottenere un risultato specifico, come ad esempio modificare il contenuto di lignina di un albero per renderlo più adatto per la produzione di biocarburanti”.
Il team di ricerca ORNL ha determinato oltre 11.000 proteine in diverse parti del pioppo, tra cui foglie adulte, giovani foglie, radici e steli. Questo approccio sistematico ha prodotto un cosiddetto atlante proteomico, che traccia le molecole presenti nei diversi tipi di tessuto. Abbiamo cercato di fornire una cartina zumabile, come le mappe di Google, in modo da poter guardare il sistema da varie prospettive. Con diversi punti di vista risulta più facile estrarre le informazioni biologiche rilevanti”.