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Etanolo dal legno, una mappa molecolare aiuta la scienza

I ricercatori dell’Oak Ridge National Laboratory (ORNL) hanno realizzato un atlante delle proteine del pioppo. Lo studio aiuterà il settore agro-energetico ad ottenere colture più performanti

(Rinnovabili.it) – La produzione di bioetanolo a partire da risorse cellulosiche ha da oggi un’arma più. Un team di ricercatori dell’Oak Ridge National Laboratory (ORNL) ha infatti realizzato una mappa molecolare dettagliata  delle proteine del pioppo, una delle colture agro-energetiche con maggiori potenzialità. Il Populus L. è un albero perenne a crescita rapida, da tempo sfruttato in campo energetico  per la sua capacità di produrre grandi quantità di biomassa legnosa  senza togliere terreno alla coltivazioni alimentari. Ora gli scienziati dell’ORNL sono riusciti a fornire una visone più completa del proteoma del pioppo, la famiglia di proteine ​​prodotte dalle cellule della pianta, ottenendo informazioni che potrebbero aiutare chi si occupa di produzione di bioenergia.

 

“La capacità di determinare complessivamente geni e proteine ​​ci aiuta a capire la gamma di macchinari molecolari che una pianta usa per assolvere le sue funzioni vitali”, spiega il ricercatore Robert Hettich. “Ciò può fornire le informazioni necessarie per forzare un processo metabolico in modo da ottenere un risultato specifico, come ad esempio modificare il contenuto di lignina di un albero per renderlo più adatto per la produzione di biocarburanti”.

 

Il team di ricerca ORNL ha determinato oltre 11.000 proteine ​​in diverse parti del pioppo, tra cui foglie adulte, giovani foglie, radici e steli. Questo approccio sistematico ha prodotto un cosiddetto atlante proteomico, che traccia le molecole ​​presenti nei diversi tipi di tessuto. Abbiamo cercato di fornire una cartina zumabile, come le mappe di Google, in modo da poter guardare il sistema da varie prospettive. Con diversi punti di vista risulta più facile estrarre le informazioni biologiche rilevanti”.

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.