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Tagli alle emissioni dei veicoli pesanti, c’è chi dice no

I governi europei devono trovare una posizione comune sul nuovo regolamento taglia emissioni per camion e autobus, ma la strada appare tutta in salita

La Germania si schiera a fianco della sua industria automobilistica e inasprisce le discussioni sul nuovo regolamento taglia emissioni dedicato ai veicoli pesanti

 

Attesa per il 20 dicembre la riunione del Consiglio dell’UE sul regolamento per i veicoli pesanti

(Rinnovabili.it) – La Germania si schiera a fianco della sua industria automobilistica e inasprisce le discussioni sul nuovo regolamento taglia emissioni dedicato ai veicoli pesanti. Il provvedimento, il primo di carattere comunitario a imporre una riduzione alla CO2 di camion e autobus, è passato dalle mani della Commissione europea a quelle di Consiglio e Parlamento dell’UE con il solito percorso altalenante. Mentre a Strasburgo, infatti, si preme per alzare gli impegni del regolamento, nel consesso dei Ventotto tira tutta un’altra aria. I legislatori europei devono ancora trovare un accordo interno prima di passare al trilogo e approvare il testo finale, ma la Germania starebbe facendo pressioni affinché gli obiettivi di riduzione delle emissioni non siano alzati rispetto alla proposta presentata da Bruxelles.

 

Trovare l’intesa nel Blocco non sarà semplice; i Paesi Bassi, il secondo produttore europeo di veicoli pesanti, e la Francia starebbero spingendo in direzione opposta anche se mancano ad oggi dichiarazioni ufficiali.  Secondo quanto rivela la Reuters, Berlino chiede un taglio della CO2 che non vada oltre il 15% entro il 2025 e del 30% al 2030 (rispetto ai valori del 2019) mentre il documento di posizione olandese prevede una riduzione del 20% al 2025 e del 30% entro il 2030.

 

In ogni caso le posizioni nazionali sono molto distanti da quanto chiesto dai parlamentari europei della Commissione Ambiente. La votazione in aula lo scorso ottobre, ha approvato la relazione del rapporteur Bas Eickhout (Verdi/ALE) appoggiando una decurtazione delle emissioni di anidride carbonica del 20% entro il 2025 e del 35% al 2030. Perché rivederle al rialzo? A Spiegarlo era stato lo stesso Eickhout a margine della votazione “Nel 2016 il trasporto su strada era responsabile del 25 % delle emissioni di gas a effetto serra dell’Unione, e le sue emissioni sono aumentate per il terzo anno di fila, con un livello che rimane nettamente al di sopra di quello registrato nel 1990”.

Come confermato anche dall’AEA, il settore dei trasporti è stato la leva principale in questi ultimi anni dell’incremento dei consumi energetici europei a cui si lega, inevitabilmente, un aumentato contributo emissivo. Per sapere quale posizione assumerà il Consiglio dell’UE sul provvedimento per camion e autobus, è necessario aspettare però il 20 dicembre, giorno in cui si riuniranno i ministri dell’ambiente europei. Se riusciranno a raggiungere una posizione comune, i negoziati con il parlamento inizieranno il prossimo anno.

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.