L'intesa prevede il prolungamento della deroga alla partecipazione al mercato ETS per i voli intercontinentali da e per l'UE fino al 2016 e trasparenza sull'utilizzo dei ricavi delle vendite all'asta delle quote
I deputati non avevano nascosto una certa preoccupazione per il mancato rispetto della attuale normativa ETS a livello dei Ventotto. Prima dell’inizio delle trattative, l’Assemblea di Strasburgo aveva infatti sottolineato come la Decisione “Stop the clock” (la proposta di derogare temporaneamente all’attuazione della Direttiva ETS per specifiche tipologie di voli) non fosse stata applicata nella sua interezza da tutti gli Stati membri. Nel dettaglio ai sensi della Decisione “Stop the clock”, gli Stati membri non adottano misure nei confronti degli operatori aerei che non abbiano comunicato le emissioni verificate in relazione al traffico aereo oggetto di deroga per il periodo 2010-2012, e/o che non abbiano restituito le quote relative al traffico aereo oggetto di deroga per l’anno 2012. Durante i negoziati, i deputati hanno anche ottenuto l’inserimento nella normativa di disposizioni che impongano agli Stati membri di riferire su come vengono spesi i ricavi della vendita all’asta delle quote. Le somme raccolte – che dovrebbero venir impiegate unicamente per effettuare interventi di contrasto al climate change – saranno riportate su rapporti dettagliati stilati periodicamente dai ventotto.