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Emissioni dei veicoli pesanti, perché continuano a crescere?

Emissioni dei veicoli pesanti,
Foto di Peter H da Pixabay

Nuovo rapporto dell’AEA sulle emissioni dei veicoli pesanti

(Rinnovabili.it) – I veicoli pesanti sono responsabili di circa un quarto delle emissioni di CO2 del trasporto su strada nell’UE. Una quota consistente che è andata via via aumentando negli anni. Se si esclude il 2020, quando la pandemia di COVID-19 ha imposto una pausa forzata a molte attività, il comparto ha aumentato la sua impronta di carbonio in maniera quasi costante dal 2014 ad oggi. Il perché lo spiega l’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) in un nuovo rapporto. Alla base del trend c’è la crescita della domanda di merci che ha trovato nell’asfalto un percorso più allettante rispetto ad acqua e rotaie. Basti pensare che mentre l’attività di trasporto nelle vie navigabili interne e nelle ferrovie dell’UE è cresciuta del 5% tra il 2000 e il 2019, il trasporto su camion è aumentato del 31% nello stesso periodo. 

Ma le emissioni dei veicoli pesanti non sono cresciute a briglia sciolta. I miglioramenti nell’efficienza energetica delle operazioni di trasporto hanno dato una mano a controllare il peso emissivo. Il consumo di energia per tonnellata trasportata-chilometro è diminuito di quasi il 15% tra il 2000 e il 2019.

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È possibile però fare di più e meglio. L’Agenzia sottolinea che per invertire l’attuale tendenza sarà necessaria una combinazione di strategie, ribattezzata ASI, acronimo di avoid, shift e improve (letteralmente “evitare”, “spostare” e “migliorare”). In altre parole è necessario ridurre il numero di viaggi e la loro durata; spostare l’attività di trasporto verso modalità più efficienti;  migliorare le tecnologie dei veicoli e dei carburanti per renderle più efficienti.

“Attualmente, la maggior parte dei camion è alimentata a diesel. Per ridurre le emissioni e raggiungere gli obiettivi, in futuro i camion saranno sempre più alimentati con mezzi alternativi. Altri saranno alimentati da batterie elettriche o celle a combustibile (idrogeno). I paesi possono facilitare l’adozione di tali veicoli fornendo infrastrutture di rifornimento e incentivi adeguati”, spiega l’Agenzia ambientale. “L’UE dovrà inoltre orientarsi verso una maggiore sostenibilità in altri settori dell’economia, anche mirando direttamente alla domanda di trasporto o tramite incentivi in altri settori, come la produzione locale e le iniziative di economia circolare”. 

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