(Rinnovabili.it) – “Avviamo oggi una nuova fase della riduzione delle emissioni dei trasporti su strada”. Con queste parole la Commissaria per l’Azione Climatica, Connie Hedegaard ha annunciato la nuova strategia europea per la riduzione delle emissioni dei veicoli pesanti. Autobus e camion sono finiti dunque nel mirino di Bruxelles che, dopo aver messo mano alla legislazione comunitaria in materia di CO2 emessa dai veicoli leggeri, è pronta a fare il passo successivo. Un passo a dire il vero quasi obbligato se si considera che i mezzi pesanti sono responsabili di circa un quarto delle emissioni di CO2 prodotte dal trasporto su strada nell’Unione europea. In mancanza di un intervento, le emissioni dei veicoli pesanti nel periodo 2030-2050 rimarrebbero su livelli insostenibili, analoghi a quelli attuali.
La nuova strategia si concentra su azioni a breve e a medio termine; per prima cosa l’esecutivo procederà sperimentando un nuovo strumento di simulazione per misurare la CO2 dei nuovi veicoli; si tratta del software VECTO, messo a punto dalla stessa Commissione, e i cui risultati serviranno per elaborare proposte legislative finalizzate a prescrivere la certificazione, la comunicazione e il controllo delle emissioni dei veicoli pesanti. A medio termine invece potrebbero essere fissati dei limiti vincolanti per le emissioni medie di CO2 di veicoli pesanti di nuova immatricolazione così come essere sviluppata un’infrastruttura moderna che faciliti l’uso di combustibili alternativi, una tariffazione più intelligente per l’uso dell’infrastruttura, e altri meccanismi basati sul mercato.
“Abbiamo iniziato col creare norme per le autovetture e i veicoli commerciali leggeri, e ora possiamo vederne i risultati: le emissioni si sono ridotte, l’inquinamento atmosferico nelle città è in diminuzione e i consumatori dispongono di veicoli più innovativi e a più basso consumo”, ha continuato Hedegaard. “Per questo ci concentriamo ora su camion e autobus. La strategia adottata oggi definisce nuove misure che, a termine, consentiranno di ridurre le emissioni di CO2 di questi veicoli, comporteranno un risparmio per gli operatori del settore e renderanno l’UE meno dipendente dalle importazioni di petrolio”. La strategia è ora presentata al Parlamento europeo e al Consiglio, che sono invitati a sostenerla contribuendo a realizzare le azioni in essa delineate.