(Rinnovabili.it) – Semplicemente estendendo a tutto il resto del mondo gli standard sulle emissioni dei veicoli e quelli sulla qualità del carburante, già in vigore nei principali mercati, si potrebbe ridurre il numero di morti premature causate dalle polveri sottili del 75 per cento entro il 2030. Sono numeri importanti quelli che vengono fuori dal nuovo rapporto dell’International Council on Clean Transportation (ICCT); secondo il documento, dal titolo The Impact of Stringent Fuel and Vehicle Standards on Premature Mortality and Emissions, una mobilità più pulita ed efficiente avrebbe diversi vantaggi sulla salute e sull’ambiente compreso quello di ridurre l’impatto climatico a breve termine attraverso una riduzione del nerofumo e di altri inquinanti di breve durata per l’equivalente di 710 milioni di tonnellate di anidride carbonica l’anno.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha identificato l’inquinamento atmosferico come uno dei più grandi fattori di rischio a livello mondiale di morte prematura, responsabile di oltre 3,2 milioni di decessi nel solo 2010. Il problema è particolarmente acuto nelle regioni in rapido sviluppo di Cina e India e nei mercati emergenti, oggi responsabili della maggior parte delle emissioni inquinanti dei veicoli e degli impatti sulla salute che ne derivano. Lo studio mostra come, se non dovessero essere messi sotto controllo tali inquinanti in questi Paesi, il numero di morti premature aumenterà del 50 per cento tra oggi e il 2030.
Le rigorose normative attuate in Europa, Stati Uniti, Canada, Giappone, Australia e Corea del Sud si sono dimostrate altamente efficaci nel frenare l’inquinamento dei trasporti su strada. Controllando le emissioni di composti nocivi come gli ossidi di azoto,gli ossidi di zolfo e il particolato, la legislazione di queste regioni permetterà infatti di ridurre la mortalità prematura fino del 90 per cento sotto i livelli del 2000. “Questa analisi dimostra chiaramente come combustibili e veicoli più puliti stiano salvando vite umane negli Stati Uniti e in Europa”, ha dichiarato Dan Greenbaum, presidente della Health Effects Institute e Presidente del Consiglio della ICCT. “E’ il momento di estendere questi benefici a il resto del mondo”. Il rapporto stabilisce una tabella di marcia per la politica globale volta ad modificare in modo significativo i trend regionali di inquinamento e di mortalità, accelerando la diffusione delle normative sui veicoli low emission e sulla qualità del carburante.