Secondo indiscrezioni sarebbe prevista già per la fine dell'anno in corso una proposta normativa su cicli di omologazione più realistici per le automobili europee
(Rinnovabili.it) – La Commissione Europea l’aveva chiesto a gran voce, ora l’autorità di regolamentazione comunitaria è pronta a procedere aggiornando la normativa UE in tema di emissioni auto. Sul tavolo di lavoro c’è infatti un nuovo progetto di legge che dovrebbe permettere di modificare l’attuale metodo di test del consumo carburanti, passando dalle “asettiche” condizioni di laboratorio a reali prove su strada. L’obiettivo dei legislatori europei è quello di colmare le attuali lacune che oggi permettono a molti produttori di automobili di eccedere nelle proprie credenziali verdi, quali il consumo di carburante e le emissioni associate.
Il problema era stato messo in luce dalla stessa Bruxelles con la pubblicazione, lo scorso anno, di una ricerca che dimostrava come le tecniche di laboratorio fossero troppo lontane dalle condizioni di guida reali. Una differenza che si tradurrebbe addirittura in un terzo del calo delle emissioni di CO2 legato alle nuove tecnologie automobilistiche di risparmio del carburante. In altre parole, dati falsati che starebbero favorendo il mondo dell’automotive, obbligata dall’UE a raggiungere progressivi standard emissivi per i veicoli.
E il problema non riguarderebbe solo la CO2. Anche per gli ossidi di azoto (NOx), molecole responsabili di severe malattie polmonari e centinaia di migliaia di morti precoci l’anno, i calcoli effettuati in laboratorio sarebbero errati. “Nel mondo reale – ha rivelato un rappresentante dell’Ue – abbiamo osservato livelli di NOx fino a quattro o cinque volte superiori rispetto a quelli omologati in laboratorio, ed eccezionalmente anche di più”. In realtà per gli ossidi di azoto una prima modifica entrerà in vigore già il prossimo primo settembre quando il limite emissivo per i motori diesel dovrà passare da 0,18 g/km a quota 0,08 g/km. Secondo quanto rivelato in via confidenziale all’agenzia di stampa Reuters da funzionario dell’Unione europea, una proposta su “un nuovo metodo di test nel mondo reale” sarebbe prevista già per la fine dell’anno.