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Emissioni auto: i test UE lasciano i laboratori e arrivano su strada

emissioni auto

 

(Rinnovabili.it) – L’Europa potrebbe divenire il primo posto al modo dove le emissioni auto vengano calcolate fuori dagli asettici standard di laboratorio; a darne la notizia è oggi il Guardian che in anteprima ha potuto consultare il nuovo progetto firmato dall’autorità di regolamentazione comunitaria. Le norme, richieste ormai da tempo dall’esecutivo comunitario, sarebbero ormai in via di definizione, confermando dunque i rumors circolati all’inizio a fine estate 2014. Secondo le indiscrezioni riportate dal quotidiano britannico le norme dovrebbero introdurre nuovi test per calcolare le effettive emissioni dei veicoli nelle condizioni di guida reali, con l’obiettivo ultimo di capire se anche in mezzo al traffico le vetture sono in grado di rispettare il limite di 80 mg di ossido di azoto per chilometro. Secondo i ricercatori dell’ICCT infatti, attualmente questo limite è rispettato quasi esclusivamente nelle condizioni di laboratorio; una volta su strada solo un’auto su sedici si rivelerebbe a norma di legge.

 

L’attuale sistema di valutazione, la New European Drive Cycle, ha sulle spalle almeno un quarto di secolo, ma gli studi hanno dimostrato che le tecniche di impiegate possono ridurre al minimo la resistenza dell’aria, o riprodurre strade irrealisticamente lisce.”La Commissione sta ultimando una proposta per introdurre una nuova procedura di prova delle emissioni che permetterà di valutare correttamente i veicoli nelle reali di guida”, ha confermato alla stampa Lucia Caudet, portavoce della Commissione. La proposta deve ancora essere approvata dagli altri commissari e dal comitato tecnico, ma “non ci aspettiamo grandi ostacoli interni”.

 

A fare pressione sono soprattutto gli ambientalisti che più volte hanno denunciato le irregolarità degli attuali sistemi di valutazione. “Uno dei motivi principali per cui l’inquinamento atmosferico uccide 400.000 cittadini ogni anno è che le case automobilistiche imbrogliano con le prove di test, causando molto più inquinamento stradale”, afferma Greg Archer, della fondazione Transport and Environment. “Lo sviluppo un nuovo test per la valutazione delle emissioni nelle reali condizioni di guida è un importante passo in avanti per combattere l’inquinamento atmosferico urbano. Gli stati membri dovrebbero ora sostenere le proposte della Commissione e ignorare le lamentele dalle case automobilistiche”.

Gli attivisti affermano che l’automotive abbia cercato di ritardare la riforma, ma gruppi industriali negano, sostenendo che sia necessario un lasso di tempo di almeno 5 anni per motivi tecnici ed economici. “Il sistema ‘Real Driving Emissions’ è un regolamento completamente nuovo che costringerà significative modifiche negli hardware di controllo delle emissioni”, ha replicato Cara McLaughlin, portavoce dell’European Automobile Manufacturers Association (Acea). “Tuttavia, l’Acea riconosce pienamente l’applicazione del RDE ai nuovi tipi [di vetture] a partire da settembre 2017”.

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