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Auto e CO2, presentata nuova proposta normativa per la UE

Auto e CO2, presentata nuova proposta normativa per la UE(Rinnovabili.it) – Come si fa ad avere un industria automobilistica forte e competitiva, un ambiente protetto e un consumatore soddisfatto? Scommettendo tutto su auto  a bassi consumi, e quindi basse emissioni. Il percorso che porterà l’automotive europea dall’attuale standard di 130 g di CO2 per km a quello più ambizioso di 95 g/km entro il 2020, per tutte le nuove macchine vendute nell’Unione, manca ancora di un percorso definito. A tracciare la strada è il nuovo progetto di legge votato in questi giorni dall’Europarlmento.

Mercoledì 24 aprile i deputati della commissione ambiente hanno approvato con 47 voti favorevoli, 17 contrari e 1 astensione la proposta del relatore Thomas Ulmer, (PPE, DE) in cui non solo viene indicato come raggiungere l’obiettivo dei 95 g di CO2, ma vengono suggeriti anche target emissivi indicativi per il post-2020: un range variabile dai 68 ai 78 g  per il 2025. Questi limiti della CO2  rappresentano la media massima consentita per i produttori di automobili immatricolate nell’UE ad esclusioni di quelli con un volume inferiore alle 1.000 vetture l’anno che, a detta degli europarlamentari, dovrebbero essere esentati dagli obblighi della normativa. Per diminuire le emissioni del nuovo parco auto, l’Europa potrebbe avvalersi dei “super crediti“, assegnando una valutazione positiva ai veicoli con livelli emissivi inferiori ai 50 g di CO2. In altre parole, per il calcolo della media di biossido di carbono rilasciato dall’intero parco auto di ciascun produttore, ogni mezzo più “pulito” conterebbe come 3,5 autovetture nel 2013, scendendo a 1,5 a partire dal 2016 e 1 dal 2024.

 

Il Comitato ambiente ha inoltre approvato la necessità di aggiornare gli attuali metodi di valutazione d’impatto ambientale per le automobili; recenti studi hanno infatti dimostrato che il protocollo di test attualmente in vigore per la misurazione delle prestazioni ambientali delle automobili presenta difetti non indifferenti che vengono sfruttati dai produttori, ottenendo come risultato che i  valori di consumo e di emissioni pubblicizzati  siano spesso lontani da quelli osservati in condizioni di guida reali. I deputati chiedono quindi che la procedura in questione sia sostituita “con urgenza” nel diritto comunitario con la nuova World Light Duty Test Procedure (WLTP) definita dalle Nazioni Unite, possibilmente entro il 2017.

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