Rinnovabili • Emissioni auto: i consumatori UE hanno bisogno di target al 2025 Rinnovabili • Emissioni auto: i consumatori UE hanno bisogno di target al 2025

Emissioni auto: i consumatori UE hanno bisogno di target al 2025

Per proteggere i guidatori dai costanti aumenti della benzina servono limiti emissivi per le automobili che contemplino anche il post 2020

Emissioni auto: i consumatori UE hanno bisogno di target al 2025(Rinnovabili.it) – La maggior parte delle auto oggi in circolazione fa ancora affidamento al petrolio e alle fonti di alimentazioni fossili, risorse giorno dopo giorno sempre più scarse. L’equazione che ne risulta offre una desolante conseguenza per i consumatori: guidare un’auto diventerà economicamente sempre più insostenibile. Secondo quanto valutato dalla Organizzazione che rappresenta i consumatori europei, la BEUC, tra il 2005 e il 2013, la media ponderata dei prezzi del petrolio nell’UE-27 è aumentata da 1 a 1,6 euro a litro mentre per il diesel è salito da 93 centesimi a 1,5 euro. In questa corsa al rialzo, che secondo le previsioni IEA tenderà solo ad aumentare, la BEUC accoglie favorevolmente la strategia porta avanti da Bruxelles in questi anni. L’esecutivo infatti ha imposto speciali limiti alle emissioni di carbonio per le nuove flotte auto, proponendo da ultimo un obiettivo obbligatorio per la CO2 rilasciata di 95 g/km da realizzare entro l’anno 2020. I miglioramenti tecnologici imposti alle industria europea si ripercuoteranno inevitabilmente anche sui guidatori, con non trascurabili risparmi su ogni pieno di carburante.

 

Per le nuove flotte auto servono limiti emissivi post 2020

Nonostante il vincolo emissivo rappresenti la giusta direzione da intraprendere per tutelare i consumatori, l’Organizzazione fa oggi anche notare come la proposta della Commissione manchi di una visione europea a lungo termine. Per il posto 2020, la Beuc suggerisce un target indicativo di 70 g CO2/km da includere nella revisione del regolamento 443/2009, previa conferma della fattibilità attraverso una valutazione d’impatto aggiornata. “Riteniamo – spiega l’associazione – che ciò debba comprendere una valutazione completa dei costi e dei benefici finanziari per i consumatori, facendo uso di un sistema d’analisi trasparente e affidabile. Inoltre, ogni proposta deve essere elaborata sulla base di un’analisi dell’impatto sociale sui segmenti diversi di consumatori in maniera tale da definire l’obiettivo preciso”.