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Emissioni auto: Parlamento europeo approva taglio del 37,5% entro il 2030

Approvata la normativa per le auto e i furgoni prodotti entro il 2030: sanzioni per i produttori che non rispetteranno i limiti.

emissioni unione europeaIl settore dei trasporti è l’unico a non aver fatto registrare riduzioni sensibili nelle emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990

 

(Rinnovabili.it) – Il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva la nuova normativa sulle emissioni di veicoli inquinanti: le auto prodotte entro il 2030 dovranno consentire il taglio del 37,5% di emissioni di CO2 rispetto a quelle stimate per il 2021; per camion e furgoni, la quota è fissata al 31%, con una quota intermedia del 15% da raggiungere entro il 2025.

 

Gli obiettivi fissati sono il risultato del negoziato tra Commissione (che chiedeva un taglio delle emissioni pari al 30% per le auto) e Parlamento europeo (che inizialmente puntava al 40%): le nuove regole sono state approvate con 521 voti favorevoli, 63 contrari e 34 astensioni. Il Consiglio europeo dovrà adesso adottare formalmente il testo prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

 

Il settore dei trasporti rappresenta circa il 20% delle emissioni di gas serra del vecchio continente (di cui il 72,9% da ascriversi al trasporto su strada). Secondo quanto riportato dall’Agenzia europea dell’ambiente, si tratta dell’unico comparto in cui non si siano registrati cali significativi rispetto ai livelli di emissioni raggiunti nel 1990.

 

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La nuova normativa prevede sanzioni per i produttori che non rispetteranno il taglio delle emissioni: entro il 2023, la Commissione dovrà valutare se destinare l’importo raccolto tramite le indennità a un fondo che favorisca la transizione verso la mobilità a zero emissioni.

Il testo approvato dal Parlamento europeo chiede di porre attenzione alle emissioni delle vetture durante l’intero ciclo di vita: spetterà alla Commissione valutare se sia necessario l’adozione di un sistema di valutazione comune.

 

“In quanto Parlamento, abbiamo lottato fortemente per salvaguardare l’integrità ambientale della proposta e apportare reali benefici per la salute, i consumatori e l’innovazione ai cittadini europei – ha commentato l’eurodeputata e relatrice Miriam Dalli (S&D) – Abbiamo raggiunto questa legislazione nonostante la forte opposizione dell’industria automobilistica e di alcuni Stati membri, che si sono rifiutati di riconoscere le opportunità derivanti da un obiettivo più ambizioso”.

 

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