I produttori di auto elettriche Tesla, BMW e Nissan hanno aperto le trattative per condividere i rispettivi brevetti sulla ricarica veloce
(Rinnovabili.it) – La nascente industria dell’e-mobility non ha ancora fissato uno standard universale per la ricarica veloce, elemento indispensabile per accelerare la diffusione di massa dei veicoli elettrici. Le cose però potrebbero presto cambiare ora che tre grandi big del settore delle EV hanno deciso di unire le proprie forze. E’ notizia proprio di questi giorni che BMW e Nissan abbiano aperto delle trattative con Tesla, all’indomani della scelta della società californiana di condividere i propri brevetti.
Al centro delle discussioni è la ricarica veloce CC e i differenti standard utilizzati dalle tre case automobilistiche. Attualmente, infatti, Tesla utilizza una tecnologia proprietaria denominata Superchargers che offre una ricarica da 135 kW: 20 minuti di “plug-in” sono sufficienti a coprire oltre 200 chilometri; la BMW invece utilizza la tecnologia SAE Combo insieme con le altre case automobilistiche statunitensi ed europee, mentre la Nissan si affida al sistema CHAdeMO che vanta oltre 3.600 stazioni di ricarica in tutto il mondo.
Un’alleanza cruciale soprattutto dopo l’annuncio di Elon Musk, CEO di Tesla d’essere disposto ad aprire la rete Supercharger, che è gratuito per i proprietari della Tesla Model S, ad altre case automobilistiche per il bene del settore dell’e-mobility. “E’ chiaro, ovviamente, che ne trarrebbero tutti beneficio se ci fosse un modo molto più semplice per caricare le auto”, ha rivelato al quotidiano finanziario Financial Times un dirigente della società che ha voluto rimanere anonimo. Un portavoce della BMW ha confermato all’AFP l’avvenuto incontro tra dirigenti, ma ha rifiutato di fornire ulteriori dettagli. “Non vogliamo commentare le speculazioni dei media”, ha dichiarato, limitandosi a sottolineare come le tre società siano “interessate a promuovere il tema dei veicoli elettrici in tutto il mondo, contribuendo al successo di questa tecnologia”.