(Rinnovabili.it) – Il successo dell’auto elettrica, ormai lo si è capito, non dipende solo dalla capacità dei costruttori di realizzare un prodotto efficiente ed economicamente competitivo con gli altri modelli a carburante. Un passo fondamentale per la nuova era dei trasporti low-emissions sarà anche saper rendere i sistemi di ricarica diffusi e facilmente accessibili. Le infrastrutture dell’e-mobility sembrano però non avere tutta la fretta che sta dimostrando invece il comparto dell’automotive, e c’è chi, stanco di aspettare che governi lungimiranti facciano la propria parte, ha deciso di fare da sé.
Parliamo di Renault che ha annunciato di volere accorciare i tempi e provvedere con le proprie forze a rimpolpare in patria il parco di charger point. “Non è nostro compito di installare caricabatterie, ma qualcuno deve dare il calcio di inizio al mercato”, ha spiegato alla stampa Thierry Koskas, direttore del programma veicoli elettrici della Renault. La scelta della Francia non è un caso, in quanto è tra i paesi europei quello con peggiori ritardi infrastrutturali. La casa automobilistica finanzierà l’istallazione di quasi 1.000 infrastrutture pubbliche di ricarica rapida in parcheggi, supermercati e altri spazi pubblici ad alta visibilità.
“Ora le case automobilistiche si trovano a dover intervenire perché il settore pubblico si sta muovendo troppo lentamente”, ha commentato Francois Roudier dell’associazione che rappresenta l’industria auto francese. Come parte dell’iniziativa, Renault già ha firmato un accordo con il rivenditore E. Leclerc per dotare 500 dei suoi ipermercati francesi con colonnine di ricarica entro il 2015. Il progetto segue di poco l’iniziativa simile avviata dalla nipponica Nissan che a fine maggio ha inaugurato le prime unità di ricarica Quick Charger per e-car in Francia e Paesi Bassi. Il programma della casa giapponese prevede produrre e distribuire gratuitamente 400 unità di ricarica sul territorio europeo, compatibili con la tecnologia ChadeMo.