Un team di ricercatori ha messo a confronto i tradizionali camion a diesel con droni per il trasporto di merci, scoprendo che la seconda tecnologia è più efficiente e meno inquinante
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(Rinovabili.it) – Secondo un recente studio della Carnegie Mellon University i droni per il trasporto merci produrrebbero l’84% in meno di emissioni di gas serra rispetto ai normali camion diesel, utilizzando fino al 94% di energia in meno.
Negli ultimi anni sono molti gli studi che hanno provato ad efficientare il comparto logistico rendendo sempre più efficiente e meno inquinante il trasporto di una determinata merce dal sito di produzione al consumatorie finale. Parallelamente alla ricerca rivolta ad abbattere le emissioni proprie dei mezzi di trasporto tradizionali, sta prendendo piede una ricerca che vede nei droni la risposta a molte domande.
Il Regno Unito ha risposto a questa sfida in prima persona, tanto da aver avviato lo studio della prima autostrada urbana aerea per droni per il trasporto merci. Non solo. A Coventry è già pronto l’aeroporto logistico che permetterà a droni e taxi volanti di trasportare merci e persone. In Svizzera invece i droni sono stati usati in un progetto pilota del Politecnico federale di Losanna (EPFL) per monitorare il traffico cittadino, individuando le cause delle congestioni e trovando le relative soluzioni utili alla gestione.
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Anche per i ricercatori della Carnegie Mellon University il futuro è nei droni. Lo studio, pubblicato sulla rivista Patterns, ha messo a confronto le emissioni e l’energia utilizzata da camion e droni, per le cosiddette consegne dell’”ultimo miglio”, ovvero l’ultima tappa della consegna.
Il team ha utilizzato piccoli droni a 4 eliche per trasportare pacchi da 0,5 kg a varie distane e varie velocità comprese tra i 4 e i 12 metri al secondo. Hanno quindi calcolato l’elettricità utilizzata e l’energia necessaria a ricaricare successivamente le batterie, tenendo conto del costo dell’elettricità differenziata a secondo della fonte impiegata per produrla (dalle pale eoliche alle fonti fossili). A questo punto i ricercatori hanno confrontato i dati ottenuti con le emissioni ed i consumi normalmente prodotti per la consegna di merci con camion a diesel. Il risultato ha dimostrato che, per la consegna di singole merci, i droni hanno un’impronta di carbonio decisamente inferiore ai camion. Tuttavia il risparmio di CO2 è inscindibile dal luogo in cui viene prodotta l’elettricità. Nelle aree in cui l’energia è prodotta dalle centrali elettriche a carbone, l’impronta è decisamente più alta rispetto a luoghi in cui la stessa è prodotta grazie a fonti rinnovabili.
Ovviamente i droni per il trasporto merci, sono in grado di muovere un numero limitato di pacchi contemporaneamente, a differenza dei più tradizionali mezzi su gomma o ferro. Tuttavia è intuibile il potenziale di questa nuova tecnologia che, se legata alle fonti rinnovabili. Potrebbe contribuire significativamente a trasformare il settore logistico.