EHang 184 sarà il primo drone elettrico sul mercato a trasportare esseri umani. Può portare 100 kg per 20 minuti a 100 km/h, e si ricarica in 2 ore
(Rinnovabili.it) – Quando lo scorso anno era esposto al Consumer electronic show, molti visitatori hanno pensato che un drone elettrico per il trasporto di passeggeri sarebbe stato impossibile da mettere sul mercato. Viste le innumerevoli complicazioni normative che i suoi fratelli più piccoli incontrano quando si tratta di trasportare merci o pacchi, l’idea di caricarci una persona sarebbe stata sufficiente a uccidere il neonato drone nella culla.
E invece, la EHang, azienda cinese che ha costruito il velivolo EHang 184, ha appena ricevuto i permessi per condurre dei test negli Stati Uniti. In Nevada, presto, qualcuno vedrà per la prima volta un drone elettrico solcare il cielo con un passeggero a bordo.
Come funziona il drone elettrico passeggeri
Somiglia a un elicottero, ma di eliche ne ha quattro, parallele al terreno. Un passeggero fino a 100 chili può viaggiare a 100 all’ora su EHang 184 per 23 minuti a 3-400 metri d’altezza (ma può salire fino 3.500 metri), con l’aria condizionata. Tutto ciò che deve fare è programmare un piano di volo: da quel momento, il velivolo risponde a due soli comandi – “decolla” e “atterra” – che l’utente impartisce tramite un tablet. Il quadcottero si ricarica completamente in due ore.
Non è possibile al momento dirigere la rotta dall’interno. In caso di emergenza, un centro di controllo remoto interviene per far atterrare il drone, ha spiegato Shang Hsiao, CFO e cofondatore di EHang. Tuttavia, questo sistema non esiste ancora.
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Gli investitori ci credono
Secondo il marketing officer di EHang, Derrick Xiong, questo velivolo può rappresentare un passo avanti in termini di sicurezza: è convinto che i quadcotteri, grazie al numero di eliche, siano più affidabili degli elicotteri. Anche in caso di guasti a tre dei quattro bracci su cui sono montate, spiega, è possibile atterrare sani e salvi.
Il drone elettrico doveva essere sul mercato entro il 2016, secondo i suoi creatori, al prezzo di 2-300 mila dollari. Probabilmente servirà ancora qualche tempo, ma l’ok ai test in Nevada potrebbero essere la breccia per l’ingresso negli Stati Uniti. I cinesi ci credono: finora dicono di aver raccolto oltre 50 milioni di dollari dagli investitori.