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Diagnosi energetiche nel trasporto pubblico, le linee guida

AGENS ed ENEA pubblicano un nuovo strumento per facilitare gli operatori del TPL nel rispondere all’obbligo del D.Lgs. 102/2014 sull promozione e il miglioramento dell'efficienza energetica 

Diagnosi energetiche tpl
Foto di Alfonso Cerezo da Pixabay

(Rinnovabili.it) – Divenire uno strumento di supporto condiviso ed efficace per le aziende dei trasporti. Questo l’obiettivo con cui sono state redatte “Le linee guida in tema di Diagnosi Energetica nel settore del Trasporto Pubblico Locale” (pdf), nuovo documento di settore che porta la doppia firma AGENS- ENEA. La pubblicazione risponde ad una necessità importante: il Decreto legislativo 102/2014, sulla promozione e il miglioramento dell’efficienza energetica, ha introdotto nell’ordinamento italiano l’obbligo di esecuzione periodica delle diagnosi energetiche nelle imprese. Tra i soggetti interessati dalla norma rientrano le grandi aziende di trasporto e il loro “siti produttivi”, intesi anche come i luoghi dove si svolgono attività complementari, quali officine, depositi, uffici, ecc. Il comparto, secondo gli esperti, risulta essere quello con maggiori margini di intervento sull’efficienza energetica, ma al tempo stesso oggi si scontra con una difficoltà di standardizzazione dei risultati raggiunti. Ed è esattamente a questo punto che si inserisce il lavoro svolto da ENEA e AGENS

 

“Siamo convinti – spiega Arrigo Giana, Presidente dell’Agenzia confederale  che Diagnosi Energetica voglia dire tante cose: maggiore efficienza nel trasporto ma anche azione positiva in direzione della riduzione del danno ambientale; migliore competitività ma anche scelta decisa di un modo di trasporto sempre più alservizio dei cittadini, della loro mobilità e del miglioramento complessivo della qualità della vita soprattutto nei grandi centri urbani”.

In questo senso le nuove linee guida definiscono una metodologia di clusterizzazione specifica per il settore del TPL sviluppando un modello di rendicontazione dei consumi sia per i siti reali che per quelli virtuali e individuando indici di benchmark condivisi e utilizzabili.

 

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“L’aspettativa legata alla realizzazione di questo documento, insieme ad opportuni strumenti informatici, creati ad-hoc, – sottolinea nella prefazione Ilaria Bertini, Capo Dipartimento Unità efficienza energetica Enea – è quella di avere dei dati di consumo maggiormente strutturati e confrontabili tra i vari siti e le varie aziende, al fine di individuare degli indici di consumo di riferimento che possano risultare utili alle aziende di trasporto nell’individuazione delle opportunità di miglioramento energetico”.