Firmato il provvedimento che promuove la digitalizzazione delle infrastrutture di trasporto italiane. Nel testo il via libera ai primi test per le auto senza conducente
Con il decreto Smart Road inizia la trasformazione digitale delle strade italiane
(Rinnovabili.it) – L‘Italia si mette al passo della Gran Bretagna sul fronte della mobilità intelligente. Il Ministro ai trasporti Graziano Delrio ha firmato lo scorso venerdì il nuovo decreto Smart Road, provvedimento che disciplina l’adeguamento infrastrutturale alla cosiddetta “digital transformation”. Previsto dalla Legge di Bilancio 2018, il provvedimento promuove la digitalizzazione delle infrastrutture di trasporto quale elemento per migliorarne qualità, sicurezza e utilizzo.
L’obiettivo è trasformare la rete stradale nazionale affinché sia in grado di dialogare con i veicoli connessi di nuova generazione, preparando il terreno ai mezzi a guida automatica. Via libera dunque alla copertura di strade e autostrade con servizi di connessione e hotspot WiFi nelle aree di servizio e di parcheggio, unitamente ad un sistema che riveli traffico e condizioni meteo elaborando previsioni a medio-breve termine. Ma smart road significa soprattutto partecipazione: lo sviluppo infrastrutturale dovrà quindi permettere al viaggiatore non solo di ricevere in tempo reale le informazioni ma anche di comunicare in modo attivo con il gestore in merito alle condizioni stradali, eventuali congestioni o eventi anomali.
Spiega lo stesso Ministero dei trasporti in un recente position paper “L’attenzione contemporanea all’infrastruttura e alla circolazione contribuirà anche a rendere la mobilità stradale ‘shock resistant’, qualità sempre più necessaria. Ne deriva che, le Smart Roads si caratterizzeranno, per tecnologie, funzioni e servizi che intervengono nella manutenzione e gestione dell’infrastruttura, migliorandone l’efficacia, diminuendo i costi nell’intero ciclo di vita e aumentando la resilienza. Infine, in funzione delle informazioni raccolte sulle strade, sarà possibile di fornire alcuni servizi, in tempo reale, verso device di bordo o verso gli smartphone degli utenti. Un insieme di servizi ancora più vasto è possibile, a partire da soluzioni di navigazione predittiva per giungere a soluzioni di monitoraggio delle merci pericolose”.
Gli interventi del decreto Smart road si divideranno in due fasi temporali: da oggi al 2025 ci si concentrerà sulle infrastrutture appartenenti alla rete TEN-T (Trans European Network – Transport) e sugli oltre 6mila chilometri di rete autostradale italiana. Dal 2025 al 2030 i lavori si estenderanno su tutta la rete del Sistema Nazionale Integrato dei Trasporti, attivando servizi di deviazione dei flussi, di intervento sulle velocità medie dei mezzi, di suggerimento di traiettorie e corsie e di gestione dinamica degli accessi. Il provvedimento contiene anche il via libera ai primi test per la guida automatica su strada. Nel dettaglio, si individuano i soggetti che possono presentare domanda d’autorizzazione ai test – dalle case automobilistiche agli enti di ricerca e gli istituti universitari – definendo modalità di istruttoria e controlli.