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Decreto Infrastrutture e Trasporti, ecco le novità

Approvato dalla Camera il Decreto legge Infrastrutture e Trasporti, che contiene alcune disposizioni in tema di sostenibilità

Decreto Infrastrutture e Trasporti

di Andrea Barbieri Carones

(Rinnovabili.it) – Il Decreto legge Infrastrutture e Trasporti è stato approvato dalla Camera. Ora si aspetta il via libera definitivo dal Senato per la conversione in legge.

Molti gli emendamenti che hanno modificato il testo originale di questa misura che porta alcuni cambiamenti nel settore della viabilità, dei trasporti e nella sostenibilità ambientale.

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In sostanza: per quanto riguarda la “viabilità”, le novità approvate dalla Camera riguardano i seguenti punti:

  • l’introduzione nel codice della strada degli “stalli rosa” per il parcheggio per le donne in gravidanza e per i genitori con i figli fino a due anni di età.
  • l’inasprimento delle sanzioni per chi occupa abusivamente i parcheggi riservati.
  • la possibilità per le Regioni di utilizzare una quota delle risorse erogate per i servizi aggiuntivi del trasporto pubblico locale anche per potenziare i controlli.

Dal Decreto legge Infrastrutture e Trasporti novità anche per quanto riguarda la rete ferroviaria, per il cui miglioramento sono state date importanti risorse. Sono state anche confermate le norme per attuare il piano nazionale di implementazione del sistema europeo di gestione del traffico o “European Rail Traffic Management Sytsem” (Ertms).

Il Parlamento ha rafforzato il ruolo dell’Agenzia nazionale per la scurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (Ansfisa). Obiettivo: migliorare efficacia ed efficienza del sistema dei controlli. La camera ha stanziato 4,6 miliardi di euro per agevolare gli investimenti per ridurre i divari infrastrutturali sul territorio.

Decreto legge Infrastrutture e Trasporti, ecco il Centro per l’innovazione e la sostenibilità

Confermata anche l’istituzione del Centro per l’innovazione e la sostenibilità in materia di infrastrutture e mobilità (Cismi) presso il Mims.

Gli emendamenti approvati riguardano diversi temi tra cui il Pnrr, i porti e il sistema marittimo, le strade e le autostrade, la mobilità sostenibile, il Codice della strada, l’autotrasporto merci e le infrastrutture per le Olimpiadi invernali Milano-Cortina.

Relativamente al Pnrr, è stata agevolata l’attuazione del Piano nazionale degli interventi nel settore idrico e sono state semplificate le norme di approvazione dei piani regolatori portuali. A tal proposito, si prevede che sia di competenza esclusiva dell’Autorità di sistema portuale. 

Sempre in merito ai porti, si introducono misure di semplificazione in materia di dragaggi e riutilizzo dei materiali di escavo dai fondali marini. Questo al fine di promuovere investimenti in progetti di economia circolare e innovazione tecnologica, nel rispetto, al contempo, della sicurezza del trasporto marittimo.

La legge incrementa poi il Fondo per le vittime dell’amianto destinato agli eredi e ai superstiti con 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022.

Novità anche per le strade e le autostrade. Come prima cosa, vengono introdotte disposizioni per accelerare la realizzazione delle infrastrutture autostradali e stradali.

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Al fine invee di migliorare le connessioni tra snodi ferroviari e autostradali, il Mims, d’intesa con i concessionari delle tratte autostradali, procederà alla valutazione e individuazione di siti per la costruzione di caselli funzionali all’accesso alle stazioni ferroviarie per l’alta velocità.

La mobilità sostenibile nella legge approvata alla Camera

Il Decreto legge Infrastrutture e Trasporti interviene anche in tema di mobilità sostenibile. In questo caso, per ridurre le emissioni di CO2 e l’inquinamento nei centri urbani è prevista una graduale limitazione alla circolazione dei vecchi mezzi più inquinanti adibiti al trasporto pubblico locale e alimentati a benzina e gasolio.

In particolare, a decorrere dal 30 giugno 2022 è vietata la circolazione dei veicoli di categoria M2 e M3 con caratteristiche Euro 1. Dal primo gennaio 2023 è invece vietata la circolazione alle stesse categorie di mezzi con caratteristiche Euro 2, mentre dal primo gennaio 2024 il divieto riguarderà i mezzi Euro 3.

Per contribuire al rinnovo dei veicoli adibiti al trasporto pubblico locale sono previsti 5 milioni di euro per il 2022 e 7 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2035.

Viene modificata la disciplina per il riconoscimento dei contributi, erogati dal Ministero dello sviluppo economico, previsti per chi installa i kit di riqualificazione elettrica su veicoli originariamente immatricolati con motore termico. Contributi anche per l’acquisto o la locazione di veicoli nuovi di fabbrica alimentati esclusivamente ad energia elettrica.

Per sostenere la “mobilità dolce” sono inserite norme per garantire la sicurezza dei monopattini elettrici, con abbassamento del limite di velocità, luci e divieto di circolazione e parcheggio sui marciapiedi. Sempre in tema di mobilità elettrica, i veicoli emissioni zero non potranno sostare nelle quelle aree accanto alle colonnine mentre non effettuano la ricarica.