(Rinnovabili.it) – Migliorare la qualità dell’aria delle città cinesi. Questo l’obiettivo che il Governo della repubblica Popolare, volente o nolente, deve perseguire soprattutto vista la criticità con cui stanno facendo i conti Pechino e le altre grandi metropoli del Paese. Tra gli strumenti predisposti fanno capolino anche nuovi standard qualitativi per i carburanti auto, su modello di quel “Beijin V” varato solo qualche giorno fa dall’amministrazione della capitale.
Il gabinetto cinese ha, infatti, emesso un calendario per le compagnie petrolifere riportante le date di adeguamento a partire da quest’anno, nonostante – come riporta l’agenzia di stampa locale Xinhua – tali norme non diventino obbligatorie prima di quattro anni. In pratica, dal 2013 al 2017 le società dovranno cercare di ridurre i quantitativi di zolfo per diesel e benzina in maniera volontaria; alla fine del periodo “di grazia” la norma diverrebbe invece vincolante. Ovviamente combustibile più pulito significherà un aumento dei prezzi, elemento che sta già suscitando le naturali discussioni sulla divisone degli oneri correlati. Il Consiglio di Stato sostiene che i prezzi saranno “fissati correttamente” e che verranno assegnate sovvenzioni alle persone più svantaggiate e alle organizzazioni non-profit.