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Dall’acido ribonucleico ai biocarburanti

Arriva dagli States la scoperta che sfrutta i progressi della biologia sintetica, per rendere la produzione dei biocarburanti più semplice ed economica

(Rinnovabili.it) – Importanti le scoperte genetiche dei ricercatori del BioEnergy Institute del Department of Energy (DOE) statunitense per sviluppare biocarburanti a buon mercato. Grazie alla messa a punto di nuovi sistemi computerizzati per la progettazione delle molecole di acido ribonucleico (RNA), gli scienziati potranno regolare l’espressione genetica delle cellule dei microrganismi e sviluppare ceppi di Escherichia Coli capaci di digerire le biomasse e convertire gli zuccheri liberati più facilmente. Tutto ciò è stato possibile grazie ai traguardi raggiunti dalla biologia sintetica, oggi in grado di produrre in modo sostenibile preziosi materiali chimici a partire da sostanze semplici, economiche e rinnovabili. L’obiettivo è quello di sostituire gradualmente la benzina, rendendo economicamente conveniente la produzione di biocarburanti avanzati che derivano da biomasse provenienti dalla filiera no-food. In pratica, attraverso i modelli di simulazione assistita, gli scienziati potranno sviluppare complessi sistemi di controllo basati sull’acido ribonucleico, capaci di programmare un gran numero di geni e di sviluppare i prodotti desiderati. Tantissimi i risvolti che potranno aprirsi da questa scoperta, anche in ambito medico, per esempio. Il ministro dell’energia statunitense, Steven Chu, ha espresso tutta la sua soddisfazione: “La svolta del BioEnergy Institute – ha detto – rappresenta un potenziale enorme per la produzione sostenibile di biocarburanti avanzati e innumerevoli altri beni di valore”.