(Rinnovabili.it) – La Neste Oil, società di raffinazione finlandese, è riuscita a produrre un nuovo tipo di bio-diesel a partire dagli scarti di lavorazione dell’industria ittica. In particolare il NExBTL, questo il nome del biocarburante, viene prodotto a partire dal grasso scartato dalla lavorazione dell’industria alimentare del pangasio, una specie ittica d’acqua dolce. I rifiuti della lavorazione del pesce in questione, provenienti da aziende di allevamento ittico site in Vietnam, Thailandia e Bangladesh, contengono fino al 30-35 % di grassi non utilizzabili a scopo alimentare. “Utilizzare i rifiuti per produrre combustibili rinnovabili di prima qualità è un gesto ecologico, il nostro obiettivo per quest’anno è quello di aumentare, da centinaia a migliaia di tonnellate rispetto al 2011, la quantità di sottoprodotti e rifiuti utilizzati come materia prima”, ha dichiarato Matti Lehmus, Vice Presidente Esecutivo di Neste Oil. La tecnologia utilizzata dalla Neste Oil, per produrre biocarburanti, è in grado di elaborare una grande varietà di materie prime, come oli vegetali, grassi animali e sottoprodotti derivanti dalla produzione di oli vegetali. La produzione del NExBTL riduce le emissioni di gas serra di circa l’84% rispetto alla raffinazione del gasolio fossile.Un sistema utile per produrre bio-combustibile riducendo al contempo la quantità di rifiuti prodotti dall’industria alimentare.