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Dal governo 500 milioni per i trasporti pubblici sostenibili

trasporti pubblici sostenibili

di Andrea Barbieri Carones

(Rinnovabili.it) – Il governo firma due decreti a favore dello sviluppo e del miglioramento dei trasporti pubblici sostenibili. Il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha infatti dato il via allo stanziamento per rinnovare i treni del trasporto regionale e per rafforzare lo sviluppo della filiera per la produzione di autobus non inquinanti nel nostro Paese.

Queste misure attuano il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), potenziando la “cura del ferro” e realizzando la trasformazione verde dell’industria degli autobus. 

Punto primo: il decreto relativo al rinnovo del parco rotabile assegna 200 milioni di euro a Trenitalia per l’acquisto di nuovi treni elettrici o a idrogeno. Questo in sostituzione di mezzi obsoleti e inquinanti, su alcune linee ancora alimentati a gasolio in locomotori con vecchi motori Diesel.

In particolare, 60 milioni sono stati destinati all’acquisto di 7 treni bimodali per i collegamenti intercity Reggio Calabria-Taranto e 140 milioni per l’acquisto di 70 carrozze per i servizi intercity notte da e per la Sicilia. Trenitalia dovrà mettere a disposizione i treni bimodali entro il 31 dicembre 2024 mentre le carrozze per i servizi intercity notte entro il 30 giugno 2026.

“Il nostro impegno non è rivolto soltanto all’alta velocità ferroviaria. I nuovi treni di ultima generazione, a emissioni zero, impiegati nelle tratte a media e lunga percorrenza miglioreranno la qualità anche dei servizi intercity, che hanno un costo del biglietto più contenuto” ha commentato il Ministro Giovannini.

Trasporti pubblici sostenibili, 300 mln per produrre bus elettrici

Dai trasporti pubblici sostenibili su rotaia a quelli su strada, vero nodo dell’inquinamento. L’Esecutivo ha infatti stanziato 300 milioni di euro per il periodo 2021-2026 a favore della produzione di autobus elettrici. I fondi sono stati attribuiti dal Pnrr.

In dettaglio, lo stanziamento sostiene la realizzazione di circa 45 progetti di trasformazione industriale per la costruzione di autobus non inquinanti attraverso lo strumento dei “contratti di sviluppo”. Dell’importo complessivo, 250 milioni sono per nuovi progetti e 50 milioni per quelli in essere.

Condizione: una quota di almeno il 40% deve essere destinata al finanziamento di progetti da realizzare nelle regioni meridionali (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia). Seconda condizione: come previsto dai regolamenti europei, gli investimenti non devono arrecare un danno significativo all’ambiente e devono essere completati in tempo utile per garantire l’attivazione della produzione di autobus ecologici e delle relative componenti entro il 30 giugno 2026.

L’obiettivo – come spiega il ministro Giovannini – è accelerare il ricambio dei mezzi esistenti, per migliorare la qualità dell’aria soprattutto dei centri urbani.

“Favorire lo sviluppo della filiera produttiva nazionale di autobus non inquinanti avvia un processo di trasformazione industriale di cui l’Italia ha urgente bisogno. Anche perché nei prossimi anni vi sarà un graduale divieto alla circolazione di van e di autobus euro 1, 2 e 3”.

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