In una prima mondiale un pilota britannico affronterà in solitaria 22.000 km alimentando il suo Cessna con un diesel ottenuto dal trattamento dei rifiuti polimerici
La conversione implica un processo di pirolisi che degrada termicamente il materiale polimerico in assenza di ossigeno. Il gas risultante viene inviato ad un condensatore per poter ottenere una miscela di distillati di petrolio equivalente. Questo viene poi ulteriormente trattato per produrre combustibile liquido, mentre i gas rimanenti vengono deviati nuovamente dentro i forni che riscaldano la plastica. Il materiale di scarto che resta dalla conversione dei rifiuti polimerici in diesel è al 5% char, che può anche essere destinato al comparto dell’edilizia per la produzione del cemento e della ceramica.