(Rinnovabili.it) – La recessione, seguita alla crisi finanziaria del 2008, ha segnato l’industria automobilistica europea che, nonostante l’ottima ripresa, potrebbe andare nuovamente contro ad una fase down, vista l’attuale sfiducia del mercato. Perché il settore riconquisti una solida competitività e s’indirizzi su un percorso di crescita sostenibile, il gruppo ad alto livello CARS 21 ha adottato oggi una relazione contenente una serie di raccomandazioni. Nel documento si sottolinea la necessità di garantire all’industria dell’UE condizioni di concorrenza eque in tutto il mondo e si raccomandano una serie di misure e scelte chiavi per aumentare il fattore “sostenibilità” del comparto. CARS21 chiede che sia sviluppato un nuovo metodo di sperimentazione per misurare le emissioni e i consumi di carburante più rappresentativo delle reali condizioni di guida, da integrare con misure di controllo delle emissioni inquinanti dei veicoli in uso ed un aggiornamento della regolamentazione dell’inquinamento acustico. Il gruppo raccomanda un maggiore coordinamento degli incentivi finanziari per i veicoli puliti messi in atto dagli Stati membri al fine di massimizzare la loro efficacia e limitare la frammentazione del mercato.
Rimanendo in tema di tutela ambientale e innovazione green, la relazione pone l’accento sulla necessità di inserire negli obiettivi politici lo sviluppo di un portafoglio di carburanti alternativi che comprendano elettricità, idrogeno, biocarburanti, carburanti sintetici, metano e GPL. Data la novità di alcuni combustibili, le loro prestazioni devono essere tenute sotto controllo, mantenendo il passo anche con il roll-out delle infrastrutture di distribuzione. In riferimento a quanto riportato dai singoli Piani di azione nazionali, deve essere garantita la libertà di movimento e l’integrità del Mercato Interno per evitare diversi tassi di miscelazione di biocarburanti da utilizzare nei diversi Stati membri, assicurando nel contempo la compatibilità dei veicoli e informazioni chiare per i consumatori. Il Gruppo sottolinea inoltre la necessità di garantire l’interoperabilità in tutta l’UE dei sistemi di ricarica per le e-car e un sostegno significativo per la ricerca e l’innovazione nel settore dell’automotive con un focus sulle tecnologie chiave per la riduzione della CO2.
Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea e commissario responsabile per imprese e politica industriale, ha dichiarato: “Il successo dei costruttori automobilistici europei sui mercati dei paesi terzi è un esempio a cui dovrebbero ispirarsi tutti gli altri segmenti dell’industria manifatturiera. È nostro compito, tuttavia, garantire che tale successo continui. Pertanto, occorre assicurare che l’industria dell’UE mantenga la sua leadership nel campo delle tecnologie per veicoli puliti. Ciò sarà possibile solo se ci impegneremo con ferma determinazione a favore dell’innovazione continua”.