(Rinnovabili.it) – Auto elettriche, ibride e ibride plug-in stanno trainando la crescita delle cosiddette “auto ecologiche”, classificazione che tuttavia include anche metano e gpl. Secondo i dati diffusi dall’ACEA, l’associazione dei produttori di auto europei, il totale delle immatricolazioni di veicoli a carburante alternativo nell’Ue ha proseguito i trend positivi dello scorso anno, facendo segnare un +6,4% nel primo trimestre del 2016 per un totale di 154,795 unità.
A tirare la volata sono le auto elettriche, con una crescita in doppia cifra (+33,9%), ma anche le ibride plug-in (+23,5%). Si tratta di vetture capaci di percorrere distanze significative a zero emissioni, per sopperire eventualmente con il secondo motore a combustione. Insieme, queste due tipologie di auto hanno totalizzato un +26% nel solo T1 del 2016.
All’Europa piace ibrida
Uscendo dalle percentuali, si nota che il totale delle immatricolazioni di auto elettriche è passato dalle 28.181 del primo trimestre 2015 alle 35.730 nello stesso intervallo del 2016. La domanda di nuovi veicoli ibridi ha invece raggiunto le 69.530 unità nei primi tre mesi del 2016. È in questo settore che sta maturando il vero business, mentre l’elettrico deve ancora fare qualche passo avanti.
La vera notizia, tuttavia, è nel calo verticale delle auto a gpl e metano (-22,4%). Il totale, 49.535, è di 15 mila unità in meno rispetto al primo trimestre del 2015.
L’Italia ultima della classe
Tra i mercati più importanti dell’Unione europea, la Spagna ha visto il maggiore aumento di immatricolazioni di auto a carburante alternativo nel periodo analizzato da ACEA (+51,9%). A seguire la Francia (+28,7%), il Regno Unito (+23,7%) e la Germania (+13,0%). La crescita in questi Paesi è stata interamente guidata dai segmenti dell’auto elettrica e ibrida.
Tra i principali mercati, l’Italia è l’unico in cui si registrano performance deludenti e negative. Rispetto al primo trimestre 2015 si è perso il 12,9% nelle immatricolazioni, un calo dovuto principalmente al segmento delle auto a gas, che rappresentano ancora più dell’80% del totale delle immatricolazioni di auto a carburante alternativo nel nostro Paese.