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Condivisione è la parola chiave della mobilità del futuro

La crescente concentrazione di abitanti nelle “regioni metropolitane” genererà nei prossimi 15 anni, nel nostro Paese, un deciso aumento dei pendolari

Condivisione è la parola chiave della mobilità del futuro

 

(Rinnovabili.it) – Come cambierà la mobilità da qui al 2030? Questa la domanda che si son fatte l’Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e Servizi Automobilistici di Confindustria e la Fondazione CENSIS. La risposta è contenuta nel rapporto redatto a due mani e dedicato all’evoluzione a medio termine del trasporto urbano. Cartina tornasole dei grandi cambiamenti epocali che stanno vivendo in questi anni le città, la mobilità si appresta a affrontare nuove sfide. Come quelle dettate dal costante aumento degli abitanti nelle cinture urbane (le cosiddette megacities) e dall’incremento del pendolarismo che entro solo 15 anni toccherà quota 30,9 milioni persone.

 

Oggi la domanda di mobilità viene soddisfatta in misura preponderante e crescente rispetto al decennio precedente dai mezzi di trasporto individuali: il 71,3% degli spostamenti per lavoro avviene grazie all’uso dell’auto, a causa della mancanza di coerenza tra pianificazione insediativa, infrastrutturale e servizi di trasporto pubblico su ferro. E secondo i trend individuati dal report la tendenza non cambierà. A mutare sarà invece la quattro ruote e le abitudini dei guidatori. Al centro di questa crescente domanda di mobilità  – si legge nel rapporto – ci sarà l’utilizzo un’auto totalmente connessa, a basse emissioni e autonoma. “Qualunque sarà il contesto economico dei prossimi anni, – spiega una nota stampa – l’auto rimarrà centrale negli spostamenti degli italiani, ma perderà progressivamente il suo appeal di bene simbolo, si potrà scegliere di usarla senza possederla, di condividerne l’utilizzo con altri, oppure di utilizzare il trasporto pubblico in tutte le situazioni residuali in cui questo si dimostrerà efficace”.

 

“Il settore del noleggio veicoli è per sua natura parte integrante della sharing economy”, evidenzia il Presidente ANIASA Fabrizio Ruggiero, “Stiamo procedendo verso un’offerta unica di servizi di mobilità, come è maggiormente visibile in alcuni Paesi europei, che prevederà oltre all’utilizzo del veicolo per il tempo utile, da 15 minuti a 5 e più anni, una serie di ulteriori strumenti di mobilità, come l’accesso ad aree a traffico limitato, a spazi a pedaggio e ai parcheggi”.