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Come richiedere gli incentivi al biometano e ai biofuel avanzati

Il GSE pubblica il documento che disciplina le procedure operative per la qualifica degli impianti e per il riconoscimento dei sussidi ai produttori di biocarburanti usati nei trasporti

incentivi al biometano

 

On line le procedure per richiedere gli incentivi al biometano e ai biofuel avanzati

(Rinnovabili.it) – Come richiedere gli incentivi al biometano e agli altri biocarburanti avanzati immessi in rete per il settore trasporti? La risposta arriva dal Gestore dei Servizi energetici che pubblica sul proprio sito web la procedura applicativa per la qualifica degli impianti e il riconoscimento dei sussidi. Il documento, oltre a riassumere l’attuale quadro normativo, tecnico e regolatorio, dedica una sezione ai produttori fornendo una descrizione dei meccanismi di incentivazione previsti dal Decreto Biometano, delle modalità di determinazione dei sussidi e delle tempistiche relative agli adempimenti necessari per il riconoscimento degli stessi.
Ricordiamo che il decreto in questione riporta precisi limiti alla produzione annua massima incentivabile dei singoli impianti: 150mila ton per i biocarburanti avanzati e circa 220 milioni di m3 standard per il biometano avanzato, 1,1 miliardi di m3 standard per il biometano ‘semplice’.

Per richiedere gli incentivi al biometano, le nuove strutture di produzione devono essere entrate in esercizio nel lasso di tempo tra il 20 marzo 2018 e il 31 dicembre 2022. O in alternativa posso essere impianti di produzione di biogas già esistenti, il cui upgrade tecnologico è avvenuto tra il 20 marzo 2018 e il 31 dicembre 2022.

Per gli operatori sarà possibile presentare richiesta di qualifica per gli impianti dal giorno 2 luglio 2018 alle ore 12. Le domande dovranno essere presentate esclusivamente per via telematica, mediante l’applicazione informatica denominata Biometano, accessibile attraverso l’Area Clienti del GSE.

 

Per il biometano immesso nella rete del gas naturale con destinazione finale “i trasporti”, sono riconosciuti al produttore dei CIC ossia Certificati di Immissione in Consumo. L’immissione deve essere attestata dai contratti di fornitura stipulati dal produttore con i titolari degli impianti di distribuzione stradale o autostradale e dalle relative fatture. Situazione leggermente diversa per quello classificato come “avanzato”. In questo caso può essere incentivato tramite CIC (375 euro per ogni certificato riconosciuto) o attraverso il ritiro da parte del GSE con il riconoscimento di un controvalore pari al 95 per cento del prezzo medio mensile registrato sul Mercato a Pronti del gas naturale.

TipologiaIncentivoRicavi venditaDurata
BiometanoCIC + maggiorazioni per materie primeBiometano sul mercatoVita impianto
Biometano avanzato375 €/CIC + maggiorazioni per impianti pertinentiRitiro Biometano GSE, o Biometano sul mercatoMassimo 10 anni*

 

Sono previste maggiorazioni a partire dalle materie prime usate (double counting) e nel caso di impianti in codigestione. Il GSE riporta 7 casi differenti, esplicative delle tipologie di CIC spettanti in funzione della materia prima e della percentuale di utilizzo. Il documento riporta anche le specifiche della documentazione da allegare alla richiesta di qualifica (a progetto o in esercizio), compreso il modello di dichiarazione sostitutiva di atto notorio per la domanda. “Per poter accedere al portale Biometano gli Operatori, qualora non abbiano già operato precedentemente su altri portali del GSE, devono preliminarmente registrarsi nell’Area Clienti, ricevere le credenziali necessarie all’utilizzo degli applicativi informatici e sottoscrivere l’applicativo Biometano”.