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Carburanti alternativi: per terra e per mare l’Ue li deve incentivare

carburanti alternativi(Rinnovabili.it) – Su strade e corsi d’acqua sarà più utile per l’ambiente utilizzare carburanti alternativi. Per dare nuova spinta alla sostituzione dei combustibili fossili nel settore trasporti i paesi dell’Ue dovranno impegnarsi a garantire la possibilità di effettuare rifornimento ogni qual volta se ne manifesti la necessità per consentire agli autoveicoli, ai camion e alle navi che utilizzano gas naturale o energia elettrica di circolare liberamente senza il timore di rimanere “a secco” secondo quanto stabilito dall’accordo informale stretto tra gli Stati membri.

 

“Questo è un passo in avanti fondamentale per lo sviluppo dei carburanti alternativi. Rappresenta un accordo equilibrato che tiene insieme sia l’ambizione e un approccio realistico che rende questa direttiva lo strumento appropriato per creare prospettive di mercato in grado di offrire agli operatori e produttori di certezza legislativa”, ha detto Carlo Fidanza (PPE, IT), il relatore e il capo negoziatore per il Parlamento. Le nuove norme dell’UE cercheranno di ridurre la dipendenza del settore dei trasporti dell’UE dal petrolio e frenare di conseguenza l’impatto sul clima. Essi richiedono agli stati membri di sviluppare le infrastrutture necessarie per il rifornimento di carburanti alternativi mentre i paesi dell’UE dovranno elaborare piani che comprendano obiettivi che definiscono il numero stazioni di ricarica e di rifornimento in dotazione in modo che le auto elettriche e le auto a gas naturale compresso (CNG) possano circolare liberamente all’interno delle città europee.

 

I piani e gli obiettivi nazionali dovranno inoltre garantire che le auto elettriche e i veicoli alimentati a metano possano circolare liberamente nelle città e nelle aree urbane entro la fine del 2020;  che camion e altri veicoli che utilizzano gas naturale liquefatto (GNL) e metano possano muoversi liberamente lungo le strade della rete centrale TEN-T europea entro la fine del 2025 e che le navi a metano  possano spostarsi tra i porti marittimi della rete TEN-T per la fine del 2025 e tra le reti TEN-T della navigazione interna entro la fine del 2030.

I Paesi membri che optano per includere stazioni di rifornimento di idrogeno nei loro piani nazionali dovranno assicurare che ci siano abbastanza stazioni a disposizione per garantire la circolazione regolare entro il 2025.

L’accordo informale deve ancora essere approvato dalla Commissione Trasporti del Parlamento europeo e dal Parlamento in aprile per poi passare al Consiglio.

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