(Rinnovabili.it) – Arriva in Italia la turbina oil free che permetterà alle navi ormeggiate nei porti di ottenere energia elettrica, calore e acqua calda abbattendo quasi totalmente il rilascio di sostanze inquinanti. Funzionando senza l’ausilio di lubrificanti le turbine della californiana Capstone rappresentano un vantaggio per le imbarcazioni commerciali di piccole e medie dimensioni visto che nei porti è consentito il solo utilizzo di combustibili senza zolfo, molto costosi ed è vietato l’utilizzo di combustibili sia a medio che ad alto tenore di zolfo.
“Si calcola, per esempio, che una nave da crociera – che in porto consuma circa 3/4 MW di potenza elettrica – con normali motori in porto abbia emissioni pari a 11,6 gr/kWh di NOx, 1,7 di SO2 e 750 gr/kwh di CO2. Con le turbine Capstone, invece, i NOx scenderebbero a 1,15 gr/kWh, gli SO2 addirittura a 0 e la CO a 1,8 gr kW/h (ben al di sotto del limite di 2,4 g/kWh richiesto dall’IMO Tier III per esempio), il tutto senza alcun sistema catalitico aggiuntivo” si legge nel comunicato stampa. Di non inferiore importanza l’assenza di rumore e di vibrazioni, che conferiscono alla turbina oil-free una connotazione davvero green.
In Europa la prima turbina Capstone è stata istallata nel porto di Rotterdam, dove le regole anti inquinamento sono molto rigide. Grazie ai due dispositivi la nave MTS Argonon può navigare sul Reno in totale armonia con la natura e in osservanza della normativa della Central Commission for the Navigation on the Rhine (CCNR). Sull’imbarcazione è inoltre possibile sfruttare anche il recupero del calore generato dal lavoro delle turbine, che viene utilizzato per riscaldare l’acqua di bordo e, grazie ad un frigorifero ad assorbimento, si ottiene anche il raffrescamento degli ambienti. “Si calcola che, grazie all’impianto a turbina, il cargo risparmierà circa 15.000 euro all’anno equivalente a 25.000 litri di diesel che prima usava per il riscaldamento e la climatizzazione degli ambienti comuni” continua la nota stampa.