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Bus ecologici, stanziati 2 mld di euro per le Regioni italiane

Il nuovo decreto interministeriale ripartisce tra i territori le risorse dedicate al trasporto pubblico locale. De Micheli “Serve una rivoluzione nella mobilità urbana”

Bus ecologici
Di MattSid86Opera propria, CC BY-SA 3.0, Collegamento

 

I fondi fanno parte dei  3,7 miliardi previsti dal Piano Strategico Nazionale della Mobilità Sostenibile

(Rinnovabilio.it) – Via libera alle nuove risorse per il trasporto pubblico italiano. Stamane i responsabili dei Dicasteri Trasporti, Ambiente ed Economia hanno firmato il decreto interministeriale che assegna alle Regioni parte dei fondi previsti nel Piano Strategico Nazionale della Mobilità Sostenibile. Nel dettaglio, il provvedimento ripartisce tra i territori 2,2 miliardi di euro, risorse che dovranno essere destinate dagli amministratori all’acquisto di nuovi bus ecologici e relative infrastrutture. L’obiettivo è quello di rinnovare il parco veicoli del TPL che, in media, in Italia ha circa 11,4 anni, a fronte di un dato medio europeo di circa 7,5 anni.  Le Regioni potranno così acquistare mezzi non solo più moderni ma anche meno inquinanti come bus elettrici, a metano e persino a idrogeno da inserire nel proprio parco vetture.

 

Il decreto riporta le modalità di erogazione e i vincoli di destinazione, e prevede che alle regioni del Sud sia destinato circa il 35 per cento dei fondi. Inoltre riporta le diverse graduatorie relative all’attribuzione dei punteggi ed all’assegnazione delle risorse sulla base gli indicatori previsti dal DPCM del 24 aprile 2019, n. 1360, l’atto di adozione del Piano nazionale. Infine specifica le classifiche relative alle regioni del centro Nord e del Sud, “per tenere conto nell’assegnazione delle risorse del criterio di proporzionalità rispetto alla popolazione residente nelle Regioni del Sud, previsto dall’articolo 7 bis del decreto legge n. 243 del 29 dicembre 2016, convertito con modificazioni dalla legge 27 febbraio 2017, n. 18, e della modalità attuativa dello stesso di cui al DPCM del 7 agosto 2017”.

 

In realtà i 2,2 miliardi sono parti di uno stanziamento più ampio. In tutto sono infatti 3,7 miliardi di euro i fondi del Piano Strategico Nazionale della Mobilità Sostenibile, erogati in 3 periodi quinquennali a partire dal 2019 e su tre graduatorie distinte:

  • Comuni capoluogo di città metropolitane e Comuni capoluogo di provincia ad alto inquinamento di PM10 e biossido di azoto: a cui verranno assegnati limitatamente al primo quinquennio di applicazione 398 milioni di euro;
  • Comuni e le città metropolitane con più di 100.000 abitanti: a cui andrà 1,1 miliardi di euro;
  • Regioni: a cui verranno ripartiti 2,2 miliardi di euro.

 

 

“Lo stanziamento di 2,2 miliardi da destinare alle regioni per investimenti in mobilità sostenibile è un risultato ragguardevole”, ha commentato in una nota stampa Agostino Santillo, capogruppo M5s in commissione Lavori Pubblici e Trasporti al Senato. “Aggiornare il parco mezzi delle nostre città è un’operazione non più rinviabile: perseguire la via dei bus ecologici e ridurre l’età media delle vetture sono due passaggi cruciali per migliorare la qualità dell’aria che respiriamo nelle nostre città. […] è specificato che le risorse assegnate nel primo triennio, sino al 50 per cento del contributo concesso, possano essere utilizzate per la realizzazione della rete infrastrutturale per l’alimentazione alternativa dei mezzi non inquinanti di cui sopra. Un decreto interministeriale che va nella direzione della concretezza che auspicavamo”.

 

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