(Rinnovabili.it) – C’ è tempo fino al 14 novembre 2014 per far pervenire all’Autorità per l’Energia osservazioni e proposte in merito alla regolazione dell’accesso e dell’uso delle reti del gas degli impianti di produzione di biometano. L’Aeeg infatti ha pubblicato sul proprio sito web il documento di consultazione pubblica riportante le condizioni tecniche ed economiche per l’erogazione del servizio di connessione. Gli orientamenti riportati nel testo in questione sottolineano il ruolo centrale che i gestori di rete dovrebbero avere per garantire la sicurezza e l’efficienza tecnica nella gestione dell’infrastruttura del gas naturale, previo inquadramento del ruolo stesso all’interno di un quadro normativo-regolamentare certo e completo.
“Su tale punto, – si legge sul sito web – per effetto del mandato (M/475) che la Commissione Europea ha assegnato al Comitato Europea di Normazione (CEN) per l’elaborazione delle specifiche tecniche europee riguardanti l’immissione del biometano nelle reti del gas naturale, permane una situazione di standstill che impedisce la pubblicazione di norme e regole tecniche nazionali. Oltre a tale criticità, l’Autorità, come già segnalato in altre occasioni[, sottolinea come tale mandato risulti in qualche misura anomalo, se si considera che tale incombenza di norma è affidata al Ministero dello sviluppo economico”.
In altre parole l’AEEGSI sarebbe impossibilitata a fissare specifiche di qualità fino a che tale situazione di standstill non sarà terminata Secondo l’Authority “è necessario che, in parallelo alle attività svolte a livello internazionale per l’assolvimento del mandato M/475, si proceda anche nel nostro Paese, da un lato, a consolidare le conoscenze relative agli effetti delle immissioni di biometano sulla sicurezza delle reti e, dall’altro, ad affrontare le questioni relative alle implicazioni per la salute pubblica delle immissioni di biometano nelle reti del gas naturale”. In tal senso l’Autorità, oltre ad ottemperare al proprio mandato per la definizione delle specifiche di qualità, procederà a segnalare a istituzioni e organismi competenti gli aspetti che risultano non ancora essere stati affrontati, anche tenendo conto dell’esperienza che sta emergendo in campo internazionale.