(Rinnovabili.it) – C’è una filiera, nell’ambito delle energie rinnovabili, con cui l’italia si è guadagnata in poco tempo uno spazio di tutto rispetto all’interno del mercato europeo. Parliamo del biogas, comparto che negli ultimi 5 anni, a dispetto delle disincentivanti politiche nazionali, ha aumentato il numero di impianti è del 490% e la potenza installata del 267,4%. E le potenzialità future di questa filiera appaiono altrettanto rosee: secondo Althesys entro il 2030 il settore potrebbe duplicare la potenza istallata sul territorio e raggiungere un valore di mercato di 7,3 miliardi di euro.
Per essere sicuri di non mancare la meta, il CIB, Consorzio Italiano Biogas ha sottoscritto in questi giorni un protocollo d’intesa con il Gestore dei Servizi energetici (GSE); in linea con il rapporto di collaborazione già avviato fra le due realtà, l’accordo permetterà l’attivazione di un tavolo tecnico permanente di consultazione, al fine di promuovere anche all’estero lo sviluppo delle tecnologie italiane legate al biogas. “Inoltre, – spiega Nando Pasquali, presidente e amministratore delegato del GSE – il GSE consentirà l’accesso al portale Corrente per rendere disponibili bandi di gara internazionali e analisi di mercati esteri”.
L’accordo con il Cib ha preceduto di poco un’altra intesa, quella sottoscritta dal GSE con il Ministero per le politiche agricole alimentari e forestali, Mipaaf, e finalizzata in questo caso alla promozione e sviluppo delle fonti rinnovabili nel settore agricolo. Nel dettaglio, l’obiettivo è quello di migliorare l’applicazione delle normative in vigore nel settore, predisporre strumenti di monitoraggio, rapporti e indagini specifiche, per avere un quadro sempre più esaustivo degli effetti delle politiche e implementare ulteriormente gli strumenti di controllo relativi agli ambiti di competenza di entrambi i soggetti. “Questo Protocollo, infatti – dichiara il Sottosegretario Giuseppe Castiglione, che ha la delega sullo sviluppo delle fonti rinnovabili di energia in ambito agricolo – consentirà di effettuare i controlli connessi all’erogazione degli incentivi con modalità più semplici e maggiormente efficaci, evitando duplicazioni e oneri eccessivi a carico delle aziende agricole ed energetiche, ma garantendo al tempo stesso il rispetto delle condizioni e delle regole previste dalla normativa vigente”.