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Biofuel: prezzo competitivo entro il 2018

(Rinnovabili.it) – Sta scendendo il costo del biofuel destinato al settore dell’aviazione. Recenti previsioni evidenziano infatti che entro la fine del decennio il prezzo del biocarburante potrebbe diventare competitivo con il kerosene. Il costo di alcuni biofuel, prodotti da vegetali non destinati al mercato alimentare, potrebbe arrivare ad eguagliare i carburanti tradizionali entro il 2018 qualora il trend di produzione dell’industria continuasse a crescere ai ritmi registrati fino ad oggi.

I jet fuel, prodotti della lavorazione della jatropha e della camelina o mediante pirolisi di materie prime cellulosiche, potrebbero quindi divenire commercialmente competitivi mettendosi sul mercato ad un prezzo di 82 centesimi di dollaro al litro. A rivelare queste ottimistiche previsioni una nuova ricerca condotta dal BNEF (Bloomberg New Energy Finance). Tuttavia, i carburanti a base di oli vegetali commestibili, quali soia, colza e palma non potranno mai diventare pienamente competitivi, anche se le compagnie aeree dovessero aumentarne l’utilizzo nel corso dei prossimi anni per migliorare le loro credenziali ambientali e acquisire esperienza di come i biocarburanti funzionino realmente.

Compagnie aeree come Lufthansa , Virgin e British Airways hanno largamente sperimentato biocarburanti, ma la scelta ha fatto infuriare gli attivisti verdi che sostengono come molte materie prime utilizzate per la produzione di carburanti alternativi tolgano spazio alle colture alimentari e possano portare alla distruzione della foresta pluviale. La continua necessità di abbassare l’impatto ambientale dei voli aerei sta infatti spingendo le compagnie a cercare sempre nuove soluzioni che abbassino le quote di inquinamento rilasciato. Accanto all’obbligo di abbassare il quantitativo di emissioni anche la comparsa dell’Emission Trading Scheme europeo riservato all’aviazione e l’aumento dei prezzi dei combustibili fossili, che sta mettendo in difficoltà le società aeree costringendo alla maggiorazione del costo dei biglietti con la conseguente riduzione delle prenotazioni.

Allo stesso tempo la International Air Transport Association (IATA) ha obbligato le compagnie ad utilizzare almeno il 6% di carburante a base bio, pari a 8 miliardi di litri entro il 2020. Per ottenere questo risultato, hanno però ribadito dalla BNEF, le compagnie avranno bisogno di aiuti economici in modo che l’aumento dei costi non si traduca in un prezzo più salato dei biglietti aerei.

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