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Biofuel dagli scarti del mais: aperto il primo impianto commerciale

biofuel(Rinnovabili.it) – Apre negli Stati Uniti il primo impianto su scala commerciale adibito alla produzione di biocarburanti partendo dagli scarti del mais. Il progetto, battezzato Liberty, è stato studiato per produrre 76 milioni di litri di carburante all’anno riducendo in contemporanea il volume dei rifiuti ottenuti dalla lavorazione del granturco.

 

La bioraffineria, realizzata a Emmetsburg, nell’Iowa, è frutto della joint venture tra la Poet e la DSM che hanno ricevuto un prestito del valore di 105 milioni di dollari da parte del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti (DOE) nel 2011. A regime la centrale sarà in grado di convertire 770 tonnellate di balle composte dai residui delle pannocchie di mais, dalle foglie, dalla buccia e dal gambo consegnate dalle aziende agricole locali per trasformarle in etanolo cellulosico, che lo rende diverso dalla produzione di etanolo standard che utilizza la parte commestibile della pianta.

Le ONG hanno messo in guardia che le colture alimentari o energetiche per la produzione di combustibile possono causare l’aumento del prezzo del cibo e, nei paesi in via di sviluppo, cancellare gradualmente la foresta pluviale.  Inoltre alcuni studi hanno evidenziato come il cambio di utilizzo del suolo spesso rende la produzione di biofuel più inquinante rispetto ai combustibili fossili. Accanto a questa industria si fa spazio la produzione di combustibili di seconda generazione derivati ​​cioè da rifiuti, alghe, o da altre sostanze che non entrano in conflitto con la produzione alimentare evita questi rischi, ma il settore rimane relativamente ancora piccolo.

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