(Rinnovabili.it) – Le misure di antidumping imposte dall’Unione Europea sulle importazioni di biodiesel argentino ed indonesiano hanno inflitto un duro colpo alle due industrie leader a livello mondiale per questo biofuel. Nel tentativo di alleggerire il colpo, il presidente dell’Argentina, Cristina Fernandez, ha chiesto questa mattina al Congresso di eliminare alcune delle imposte attualmente pagate dai produttori di biodiesel nazionali. Una mossa protezionistica quasi prevedibile se si considera che i dazi imposti da Bruxelles hanno, in poco meno di un anno, ridotto le esportazioni di biocarburante argentino fino al 39%.
“Siamo in una vera e propria guerra commerciale”, ha spiegato Fernandez, annunciando che la misura resterebbe in vigore fintanto che lo saranno anche i dazi antidumping della UE. “Dobbiamo proteggere coloro che hanno bisogno del nostro aiuto […] A volte sembra che queste decisioni vengano prese contro un presidente o un governo senza pensare alle persone che sono coinvolte”, ha aggiunto il Presidente ricordando come l’industria del biodiesel argentino conti oggi circa 33 impianti di produzione ed impieghi oltre 1.600 persone.
Nel dettaglio il progetto di legge prevede che venga applicato uno sgravio fiscale del 22 per cento sul biodiesel utilizzato nelle centrali termoelettriche e del 19 per cento su quello miscelato alla benzina. Prima di divenire effettivo, il disegno di legge dovrà essere approvato dal Congresso, ma risulta difficile pensare che i produttori europei se ne rimangano con le mani mano senza chiedere a Bruxelles una contromossa.