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Biocombustibili da alghe, la nuova meta energetica degli USA

Biocombustibili da alghe, la nuova meta energetica degli USA

 

(Rinnovabili.it) – Affrancarsi dalla dipendenza petrolifera è divenuto ormai il chiodo fisso degli Stati Uniti. Per farlo l’amministrazione Obama ha deciso di investire quanto più possibile nell’innovazione, come dimostra l’ultimo progetto lanciato dal Dipartimento dell’Energia (DOE). Parlando alla Conferenza annuale dell Biomassa 2013, il nuovo Segretario del DOE, Ernest Moniz, ha annunciato oltre 22 milioni di dollari di nuovi investimenti per aiutare a sviluppare i biocombustibili da alghe a costi competitivi e semplificare la catena di approvvigionamento delle materie prime per i biofuel avanzati. “Grazie alle partnership con industria e università, siamo in grado di contribuire al rifornimento di biocarburanti puliti e rinnovabili a costi competitivi con la benzina offrendo agli automobilisti più opzioni alle stazioni di rifornimento e riducendo nel contempo l’inquinamento atmosferico”, ha commento Moniz.

 

Del totale, 16,5 milioni sono destinati a quattro progetti in California, Hawaii e New Mexico, finalizzati a rimuovere le barriere tecniche e di accelerare lo sviluppo di biocarburanti sostenibili a partire dalla biomassa algale. I progetti includono:

•      Bioenergy Hawaii (5 milioni di investimento): svilupperà un sistema fotosintetico economico a stagno aperto per la produzione di olio algale.

•      Sapphire Energy (5000 mila dollari di investimento): svilupperà un nuovo processo per la produzione di combustibile a base di alghe che sia compatibile con le raffinerie esistenti, aumentando nel contempo i rendimenti attraverso miglioramenti colturali.

•      New Mexico State University (5 milioni di dollari): aumenterà la resa di una microalga, mentre svilupperà processi di raccolta e di coltivazione a costi più bassi di quelli attuali.

•      California Polytechnic State University (1,5 milioni dollari di investimenti): si occuperà di ricerca e sviluppo per aumentare la produttività dei ceppi di alghe coltivate con le acque reflue comunali.

 

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