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Decarbonizzazione dei trasporti: l’UE pronta ad accelerare su biofuel e combustibili sintetici

Una fonte interna all’Unione e vicina al dossier rivela al portale Euractiv qual è l’orientamento di massima di Bruxelles per ripensare la mobilità dei prossimi decenni

Decarbonizzazione dei trasporti
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Entro fine anno l’UE rivedrà la strategia per la decarbonizzazione dei trasporti

(Rinnovabili.it) – La strategia ufficiale dell’UE per la decarbonizzazione dei trasporti è sempre stata la mobilità elettrica. Ma se si analizzano i dati, le tendenze e soprattutto le politiche messe davvero in campo, il futuro della mobilità sostenibile in Europa non sono gli EV. Il settore resterà dominato dal petrolio anche nel 2030. E i passi in avanti verranno da biofuel e combustibili sintetici. A trarre queste conclusioni è una fonte UE vicina al dossier, sentita dal portale Euractiv. Mentre Bruxelles sta preparando una revisione della sua strategia nei prossimi mesi.

La direttiva sulle energie rinnovabili (RED II) ha fissato l’obiettivo di avere una quota del 14% di energie rinnovabili nei trasporti. I biocarburanti convenzionali, come il bioetanolo o il biodiesel, sono stati limitati al 7% entro il 2030. Mentre il 3,5% dovrebbe essere riservato ai cosiddetti biocarburanti avanzati. In questo quadro, la mobilità elettrica è stata considerata la priorità dall’UE. Ma alla luce dei costi elevati e della mancanza di infrastrutture adeguate, per ora il suo ruolo centrale nella decarbonizzazione dei trasporti rimane un poco più che un pio desiderio. Per questi motivi, entro la fine dell’anno Bruxelles ha in programma una revisione della sua strategia.

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“Oggi, i biocarburanti, il biogas e il biometano rappresentano solo il 3,5% di tutto il consumo di gas e combustibili e sono in gran parte basati su colture alimentari. Entro il 2030, la loro quota (e quella di altri combustibili alternativi) dovrebbe aumentare insieme a miglioramenti nell’efficienza energetica“, ha spiegato la fonte.

Ma questo non basta per abbattere davvero le emissioni del settore dei trasporti. Che pesano per il 27% del totale in UE. Dove i progressi sarebbero comunque più lenti che in altri settori. Secondo la fonte, le valutazioni d’impatto condotte finora mostrano che servono soluzioni avanzate (idrogeno rinnovabile e altri combustibili rinnovabili e a basse emissioni di carbonio), dimostrate su larga scala durante questo decennio, affinché il settore dei trasporti faccia davvero la sua parte per portare l’Unione all’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050.

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“Dopo il 2030, l’adozione di nuovi combustibili, tra cui idrogeno verde e combustibili sintetici, porterebbe alla decarbonizzazione dei trasporti in linea con gli obiettivi del Green Deal – continua la fonte sentita da Euractiv – È importante sottolineare che i biocarburanti e altri combustibili rinnovabili avranno un ruolo importante per giocare nella decarbonizzazione dei trasporti, in particolare nei modi difficili da decarbonizzare, come il trasporto aereo o marittimo”.