Dal biometano agricolo fino a 16.000 nuovi posti di lavoro stabili
(Rinnovabili.it) – L’agricoltura sostenibile deve acquistare sempre maggiore peso nell’economia italiana. Per questo una parte delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) deve essere impegnata nella transizione ecologica dell’agricoltura. Tra i percorsi indicati da Piero Gattoni, presidente del CIB – Consorzio Italiano Biogas(che rappresenta la filiera di produzione di biogas e biometano in agricoltura), c’è l’impiego del biometano dove sia difficile l’elettrificazione: una buona occasione per cambiare il paradigma produttivo delle imprese agricole e indirizzarle su un percorso di sostenibilità. Grazie alle risorse del PNRR, inoltre, si possono creare le condizioni per abbattere le emissioni con una gestione corretta degli effluenti zootecnici e nello stesso tempo migliorare la fertilità dei suoli.
Per Gattoni «lo sviluppo del biometano agricolo può avere su un impatto positivo sull’occupazione con un incremento di nuovi posti di lavoro stabili di circa 16.000 occupati, ai quali si deve aggiungere un incremento di quelli indiretti, pari a circa 70-80 mila occupati». Inoltre, la riconversione degli impianti biogas esistenti potrebbe stimolare investimenti privati per circa 5 miliardi di euro ed entrate fiscali per 1 miliardo di euro.
Le risorse del PNRR permetteranno alle aziende agricole di rafforzare la loro multifunzionalità e di frenare l’abbandono delle zone rurali, ovvero di creare un presidio dei territori utile a contrastare la desertificazione dei suoli e il dissesto idrogeologico. Creare opportunità di lavoro in agricoltura e di sostegno al reddito degli agricoltori (ad esempio offrendo un contributo per l’ammodernamento delle macchine aziendali) significa stimolare la nascita di nuove imprese, incoraggiarne l’innovazione e indirizzarle verso sistemi di coltivazione sostenibili.
Proposte per ridurre emissioni in agricoltura
Lo scorso ottobre, il CIB ha presentato il progetto Farming for Future. 10 azioni per coltivare il futuro che contiene una serie di azioni che possono essere subito messe in opera nella filiera agricola e agroindustriale. L’idea del progetto è ispirata alle nuove direttrici internazionali ed europee che vedono nella digestione anaerobica uno strumento per ridurre le emissioni; successivamente è stata proposta una roadmap utile a definire un piano di sviluppo agroindustriale di lungo periodo. Stando ai risultati di “Farming for Future” sarebbe possibile ridurre del 32% le emissioni causate dall’agricoltura e altre emissioni sarebbero evitate dal mancato ricorso ai combustibili fossili. Il CIB intende favorire la diffusione del modello del Biogasfattobene® per contrastare la crisi climatica e raggiungere gli obiettivi al 2050 sulle energie rinnovabili.
Gattoni sostiene quindi la necessità di prevedere nel PNRR specifiche azioni volte a incrementare l’utilizzo del biometano nel settore agricolo come forma concreta di contrasto ai cambiamenti climatici. Per questo auspica che «il passaggio parlamentare possa rappresentare al Governo la bontà del percorso proposto sul biometano per dare una prospettiva di sviluppo alle nostre imprese agricole e una spinta decisiva verso processi di economia circolare che ne riducano l’impatto ambientale complessivo».