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Biocarburanti sostenibili, l’UE dà l’ok a 7 sistemi di certificazione

Il commissario europeo Oettinger “Dobbiamo garantire la sostenibilità dell’intera catena di produzione e di approvvigionamento dei biocarburanti

Esistono biocarburanti e biocarburanti. Esistono quelli che consumano suoli e materie prime edibili e quelli che favoriscono un sano ciclo del carbonio e lo sviluppo sostenibile. Per distinguere gli uni dagli altri la Commissione Europea ha studiato e valutato una serie di sistemi di autenticazione per garantire che i biofuel possano rappresentare davvero un’alternativa ecocompatibile ai combustibili fossili. Una mossa necessaria dal momento che l’Ue è intenzionata ad aumentare, entro il 2020, almeno al 10% la quota di energie rinnovabili nel settore dei trasporti, facendo entrare nel conteggio solo i biofuel rispondenti a precisi criteri ecologici.
Gli schemi di certificazione volontaria approvati ufficialmente questa mattina dall’esecutivo europeo serviranno a questo, a soddisfare specifici requisiti di sostenibilità garantendo che i combustibili verdi, prodotti o importati nel territorio comunitario, non siano ottenuti a partire da aree ad elevata biodiversità o ad alta concentrazione di carbonio, come foreste e praterie. Altro aspetto fondamentale per ottenere la bollatura di prodotto sostenibile, che le emissioni di gas a effetto serra generate dall’intera catena di produzione si attestino a livelli inferiori almeno del 35% rispetto ai concorrenti fossili.
Ai produttori la scelta di attestare il rispetto di tali requisiti avvalendosi di sistemi nazionali o aderendo a un sistema di certificazione volontario riconosciuto dalla Commissione.

Il riconoscimento si applicherà direttamente in tutti e 27 gli Stati membri per un periodo di cinque anni e riguarda per ora 7 sistemi:

  • ISCC (sistema tedesco (finanziato dal governo) per tutti i tipi di biocarburante);
  • Bonsucro EU (tavola rotonda sui biocarburanti a base di canna da zucchero, incentrata soprattutto sul Brasile);
  • RTRS EU RED (tavola rotonda sui biocarburanti a base di soia, incentrata soprattutto su Argentina e Brasile);
  • RSB EU RED (tavola rotonda su tutti i tipi di biocarburante);
  • 2BSvs (sistema francese per tutti i tipi di biocarburante);
  • RSBA (sistema riservato alla catena di approvvigionamento di Abengoa);
  • Greenergy (sistema riservato all’etanolo da canna da zucchero proveniente dal Brasile di Greenergy).

 

Soddisfatto il Commissario europeo per l’energia Günther Oettinger “Dobbiamo garantire la sostenibilità dell’intera catena di produzione e di approvvigionamento dei biocarburanti. Per questo motivo abbiamo stabilito standard di sostenibilità senza eguali. I sistemi di certificazione riconosciuti a livello di UE fanno in modo che tali standard siano raggiunti grazie a metodi di gestione esemplari in termini di trasparenza ed affidabilità.” La Commissione è in contatto con altri sistemi volontari per individuare le modalità di ottimizzazione dei loro standard che consentiranno loro di rispondere ai requisiti di sostenibilità per i biocarburanti.