(Rinnovabili.it) – I biocarburanti di prima generazione, che l’Unione europea vuole portare al 7% del consumo europeo nel settore trasporti, inquinano più di diesel e benzina. Le emissioni prodotte da questo genere di combustibili, secondo un nuovo rapporto della ONG Transport & Environment, potrebbero equivalere alla messa su strada di 12 milioni di automobili in più se si decidesse di perseguire l’obiettivo europeo.
Lo studio prende in esame i dati forniti da Ecofys alla stessa Commissione Ue, cifre che Bruxelles dunque ha in mano. Essi confermano che, se si calcola tutta la filiera, l’impatto dei biocarburanti di prima generazione sulle emissioni è devastante. Infatti, i calcoli su cui si sono basati i piani europei per il trasporto, hanno sottovalutato gravemente il fattore ILUC (Indirect Land Use Change), cioè il cambio di destinazione d’uso dei terreni agricoli che si rende necessario per piantare le colture destinate a muovere le automobili. Includendo le emissioni prodotte a monte dalla conversione dei terreni per uso alimentare, il quantitativo di CO2 generato dal settore trasporti continentale crescerebbe del 4% invece di diminuire. Se così fosse, la politica europea sarebbe non solo fallimentare, ma addirittura dannosa. In particolare, il biodiesel ottenuto da palma, soia e colza eccede le emissioni dell’intero ciclo di vita del diesel di matrice fossile.
Il problema è che lo studio è stato ritardato a lungo, arrivando in ritardo rispetto all’adozione dei target europei sui biocarburanti, che hanno aggirato così una volta ancora il principio di precauzione.
«La cura è peggiore della malattia – ha sintetizzato efficacemente Jos Dings, direttore esecutivo di Transport & Environment – La Commissione europea ha finalmente rivelato che il fallimento della sua politica di stimolo ai biocarburanti “cattivi” è ancora più spettacolare rispetto alle precedenti ricerche scientifiche. Dobbiamo eliminare gradualmente l’obbligatorietà, i sussidi e la classificazione di “zero emissioni” per tali combustibili a livello europeo e nazionale dopo il 2020».
La Commissione europea sta attualmente rivedendo la direttiva sulle energie rinnovabili e i criteri di sostenibilità per tutte le bioenergie, inclusi i biocarburanti. Tra ottobre e dicembre è attesa la pubblicazione di una proposta legislativa.