(Rinnovabili.it) – In vista della 40° Riunione annuale del Comitato per la Sicurezza Alimentare (CSA) che si svolgerà a Roma dal 7 al 11 ottobre 2013 Oxfam ha voluto lanciare un appello ai gioverni suggerendo di anteporre all’importanza dei biocarburanti il diritto delle popolazioni alla sicurezza alimentare. Sono infatti diverse le produzioni agricole che rischiano di trasformarsi esclusivamente in materia prima per la produzione di biofuel togliendo cibo ai popoli e causando l’aumento del prezzo delle derrate alimentari. Altro rischio il diffondersi del fenomeno definito land grabbing, ovvero l’accaparramento delle terre per fini commerciali che determina l’aumento dei prezzi alimentari per i piccoli agricoltori nei paesi in via di sviluppo.
Il CSA, primo forum dell’Onu che si occuperà quindi di discutere la questione dei biocarburanti dovrà garantire che le politiche e gli investimenti sui biocarburanti non causino land grabbing o aumenti dei prezzi alimentari. La conferenza ospiterà anche una riunione ministeriale della FAO durante la quale i governi potranno impegnarsi nella graduale eliminazione degli incentivi ai biocarburanti che impattano sulla sicurezza alimentare.
Luca Chinotti, Food and agricolture advisor di Oxfam ha detto: “La situazione è molto chiara: Europa e Stati Uniti in particolare hanno contribuito ad innescare una corsa globale ai biocarburanti che ha provocato fenomeni di land grabbing, e provocato l’aumento dei prezzi alimentari, mentre le grandi aziende accumulano profitti”. La minaccia dell’aumento dei prezzi dell’olio vegetale stimato al 2020, destinati a crescere fino al 36% in più, sta facendo riflettere su quanta produzione agricola utilizzata per il biocarburanti potrebbe invece servire a sfamare milioni di persone.
“Il CSA offre un’opportunità unica ai paesi di andare oltre gli interessi economici di corto respiro, e mettere il cibo e le persone al primo posto”, ha detto ancora Chinotti. “I governi devono decidere se dare priorità al settore dei biocarburanti o se ascoltare la società civile, le organizzazioni internazionali come FAO, IFAD, PAM e Banca Mondiale, oltre che le aziende alimentari che chiedono un radicale cambiamento nell’ambito delle politiche sui biocarburanti. I governi dovrebbero accettare di eliminare tutti i mandati, le tariffe e i sussidi per i biocarburanti che hanno un impatto negativo sulla sicurezza alimentare, generando volatilità dei prezzi e land grabbing”.
In questa occasione Oxfam ribadirà ai governi la richiesta di rendere esecutive le Linee Guida Volontarie sulla Terra, adottate a maggio 2012 in grado di contribuire ad assicurare ai piccoli produttori la sopravvivenza e il controllo della propria terra dando ai coltivatori l’importanza che meritano in quanto attori fondamentali della preservazione degli equilibri del terreno e dei territori.