Con l’inizio del nuovo anno la legislazione italiana sui biocarburanti ha stabilito un ulteriore incremento degli obblighi minimi di miscelazione del biofuel con benzina e gasolio per autotrazione nazionale, più precisamente dal 4% del 2011 al 4,5% del 2012. Questo aumento percentuale, secondo i calcoli della Assocostieri, maggiorerà il consumo di bioetanolo e biodiesel portandolo a circa 1,6 milioni di tonnellate nell’arco dei prossimi 12 mesi.
Purtroppo, l’urgenza di rispettare la direttiva europea sulle FER che impone ad ogni stato membro (tra cui anche l’Italia) di rispettare una quota verde del 10% sul consumo finale di energia nel settore dei trasporti entro il 2020, rende evidente la necessità di integrare l’incremento dei biofuel miscelati con altre strategie di intervento sostenibile, (come la diffusione della e-mobility, tanto per fare un esempio). Il nostro Paese infatti, oltre a garantire sui biocarburanti di I generazione una produzione di solo 30-50.000 tonnellate annue rispetto agli 1,6 mln previsti – i cui costi aggiuntivi graverebbero quindi sulle importazioni estere – incorre anche in una forte limitazione fissata dalle disposizioni europee relativa al solo uso del biodiesel e del bioetanolo nei processi di miscelazione: secondo le specifiche della direttiva 2009/30/CE, il limite massimo di miscelazione fissato per il biodiesel nel gasolio e per il bioetanolo nella benzina può essere rispettivamente del 7 e 10%, un valore purtroppo lontano dai cicli virtuosi che avvicinerebbero agli obiettivi europei del 2020.
(Matteo Ludovisi)