Il CEO di Uber, Dara Khosrowshahi, intervenuto alla Noah Conference di Berlino, ha annunciato due novità per la società statunitense: bike sharing elettrico e Uber Green, servizio dotato di auto 100% sostenibili
JUMP, il Bike sharing elettrico, è già attivo a San Fancisco e Washington
(Rinnovabili.it) – Anche Uber punta sul bike sharing elettrico: a partite dalla fine dell’estate Berlino sarà infatti dotata delle bici JUMP, con pedalata assistita. Il servizio funzionerà come un normale bike sharing: si individua la bici via App, si utilizza e poi si ripone in una qualsiasi rastrelliera del servizio in città. JUMP è una strat-up statunitense che Uber ha comprato lo scorso aprile e che è attiva a Washington e a San Francisco con 250 bicilette disponibili. Non solo Berlino, Uber punta infatti ad estendere il servizio anche in altre città europee.
“Siamo particolarmente soddisfatti delle biciclette – spiega il CEO di Uber, Dara Khosrowshahi, intervenuto alla Noah Conference di Berlino –perché possono offrire la possibilità di spostarsi in modo conveniente, e rispettoso dell’ambiente, anche in città altamente popolate dove lo spazio è limitato e le strade sono trafficate“.
Ma non è finita qui: arriverà anche Uber Green, servizio di auto elettriche che è già attivo a Monaco e che sbarcherà a Berlino entro la fine dell’anno. Si tratterà di modelli 100% elettrici, di ibridi o ibridi plug in che avranno lo stesso costo del servizio di UberX. Per contrastare l’ondata che ha portato Uber nei tribunali di diversi Paesi, osteggiata dalle dure proteste dei tassisti e dai provvedimenti di diversi comuni, l’azienda statunitense punta ora alla sostenibilità e ad un nuovo modello di business che sia capace di dare un contributo alla lotta contro l’inquinamento. Basti pensare all’Italia dove da ormai 3 anni UberPOP non è più disponibile: a resistere a Roma e Milano è solo il servizio UberBLACK con autisti NCC autorizzati.
“Da quando sono diventato CEO – ha detto Khosrowshahi – ho comunicato chiaramente l’intenzione di fare di Uber un vero partner per le città nel lungo periodo. Questa partnership avrà molte forme. Qui in Germania, sono determinato ad instaurare un dialogo più costruttivo con le città e con i vari interlocutori tedeschi che vorranno parlare di come, insieme, possiamo dare forma al futuro della mobilità urbana“.
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