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Bici in treno: garantire almeno 8 posti su tutti i treni europei

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Stabilito uno standard minimo a livello europeo relativo al trasporto di bici in treno

 

(Rinnovabili.it) – Possono tirare un sospiro di sollievo tutti quelli che aspirano a portare la bici in treno. Il Comitato dei trasporti e del turismo del Parlamento europeo ha votato a favore della proposta che, se sarà sostenuta anche nella sessione plenaria del Parlamento UE e quindi discussa con gli Stati membri per essere definitivamente implementata, garantirà almeno otto posti per le biciclette su ogni treno europeo, sia esso regionale che ad alta velocità. La proposta nasce dal diritto di tutti i passeggeri di portare la propria bici in treno e dalla volontà di superare il regolamento UE relativo al trasporto di biciclette sui treni, che risale al 2007 e che, stabilendo solo le condizioni di trasporto, non incoraggia di fatto le imprese ferroviarie ad attuare le dovute misure per rendere effettivamente operativo ed efficiente il servizio, con la conseguenza che molti collegamenti ferroviari in Europa non hanno alcuna disposizione per il trasporto delle bici sui treni.

 

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Soddisfatto l’eurodeputato che ha guidato la formulazione della proposta, Boguslaw Liberadski: “Sono molto contento del risultato della votazione odierna – ha commentato – soprattutto per i cittadini europei che amano vivere in modo multimodale, poiché saranno presto in grado di salire a bordo di qualsiasi treno dell’Unione europea con le loro biciclette”.

 

La notizia ha sollevato gli animi anche delle associazioni di settore che premevano per l’attuazione di politiche bike friendly. In primis l’European Cyclists Federation (ECF) e i suoi membri, come la Federazione Italiana Amici della Bicicletta (FIAB), da tempo impegnati per una riformulazione del regolamento UE sul trasporto di biciclette sui treni. “L’alleanza bici+trasporto pubblico in generale, e in particolare quella bici+treno – ha commentato il vice Presidente di ECF e di FIAB, Alessandro Tursisono la chiave per l’indispensabile riconversione del trasporto persone”. Per Tursi, infatti, unire la velocità del treno alla competitività della bicicletta in ambito urbano può essere la combinazione vincente per ridimensionare il dominio assoluto dell’auto, come avviene in tante zone d’Europa, Italia compresa.

 

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La proposta appena approvata accoglie anche una delle battaglie FIAB: “Credo sia molto importante che si sia stabilito uno standard minimo a livello europeo – ha aggiunto Massimo Gaspardo Moro, consigliere nazionale FIAB con l’incarico all’intermodalità bici+treno – Ci vorrà tempo prima che dalla norma si passi alla sua applicazione a livello internazionale, ma intanto c’è uno strumento in più per fare pressione sulle istituzioni”. La proposta dovrà essere approvata anche dall’Europarlamento in sessione plenaria per poi passare alla discussione con il Consiglio dell’Unione europea per diventare definitiva.

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